Trovati 142 documenti.
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Roma : L'espresso, 2016
La biblioteca di Repubblica-L'Espresso. Short stories ; 12
Abstract: Nathaniel Hawthorne amava definire i suoi romanzi "romances": mentre il "novel" rappresentava la forma del realismo narrativo, il romance privilegiava una narrativa "soggettiva", intessuta di simboli, allegorie, problemi intellettuali, psicologici o esistenziali. In Hawthorne prevale infatti la ricerca di una più alta comprensione della natura umana, anche nei suoi aspetti più aberranti. Non a caso i suoi personaggi sono sempre eccentrici, come a manifestare un sostanziale disadattamento rispetto a canoni di comportamento troppo astratti nel loro rigore, e questo dicasi anche per i protagonisti dei racconti qui presentati. "Wakefield" (1835) narra di un tranquillo signore londinese che decide di sparire per vent'anni. Solo quando saprà di essere vicino alla morte si ripresenterà dalla moglie senza dare alcuna spiegazione, come se si fosse allontanato il giorno prima. In "The Minister's Black Veil" (1836) il pastore Hooper un giorno si presenta alla funzione domenicale con un velo nero che gli copre interamente il volto, senza dare spiegazioni a nessuno. E continuerà a portare quel velo sempre, confessando solo in punto di morte le ragioni di tale scelta. "Ethan Brand" (1850) è la storia di un uomo che lascia tutto e parte alla ricerca del Peccato Imperdonabile. Dopo molti anni farà ritorno, rivelando di aver trovato quel Peccato in se stesso.
Roma : L'espresso, 2016
La biblioteca di Repubblica-L'Espresso. Short stories ; 10
Abstract: Presentiamo qui due short stories di Gilbert Keith Chesterton aventi per protagonista padre Brown, il prete-detective protagonista di una fortunata serie di racconti polizieschi. "The Secret Garden" (1910) racconta il ritrovamento, durante una cena in casa di Aristide Valentin, capo della polizia di Parigi, del cadavere decapitato di uno sconosciuto. Tra lo sconcerto generale, poco dopo viene scoperta una seconda testa, insieme alla sciabola insanguinata di uno degli invitati... Ma padre Brown saprà in men che non si dica ricomporre il complesso puzzle. In "The Broken Sword Sign" (1911) padre Brown visita la tomba del generale Arthur St Clare, personaggio immaginario morto dopo una battaglia persa in una guerra altrettanto immaginaria tra Inghilterra e Brasile. Il generale, secondo la versione ufficiale, sarebbe stato impiccato dal comandante Olivier, destinato a diventare presidente del Brasile. Ma padre Brown sente puzza di bruciato, e infatti arriva a ricostruire una verità del tutto diversa. In questi racconti bene e male si mescolano e si confondono, disegnando un mondo costituzionalmente ambiguo, forse esattamente il contrario di quello che la fede di Chesterton, prima cristiana anglicana e poi cattolica, avrebbe dovuto imporre allo scrittore. Ma questi, si sa, sono i miracoli della letteratura.
Roma : L'espresso, 2016
La Biblioteca di Repubblica-L'Espresso ; 13
Abstract: Presentiamo qui due difficili casi di Sherlock Holmes, il genio della logica deduttiva nato dalla penna di Arthur Conan Doyle. In "The Adventure of the Speckled Band" la giovane Helen Stoner si rivolge a Holmes perché strane cose succedono nella casa di campagna che, dopo la morte della madre, divide con il patrigno. Due anni prima la sorella Julie, che stava per sposarsi, le aveva riferito di strani fischi sordi che avvertiva nel cuore della notte, finché una notte aveva farfugliato di una banda maculata per poi spirare. E anche Helen, pure lei in procinto di sposarsi, ha udito nella notte un fischio sordo. Holmes decide di recarsi immediatamente sul luogo: dopo un'attenta ispezione, comprende che un terribile delitto sta per compiersi, ma riesce a tendere all'assassino una trappola... In "The Adventure of the Abbey Grange" la vittima è il ricchissimo Sir Eustace Brackenstall, che giace sul pavimento della grande sala da pranzo della sua grande casa, col cranio spaccato da un violento colpo di attizzatoio. La giovane e bella moglie australiana, sposata da appena un anno, presenta vistose tumefazioni al volto e fornisce una versione dei fatti apparentemente inattaccabile, che attribuisce il delitto a tre criminali introdottisi per commettere un furto. Ma Holmes non si ferma alla testimonianza della donna e seguendo indizi minimi dà inizio alla mirabolante avventura dell'intelletto che lo porta indefettibilmente a scoprire la verità.
Roma : L'Espresso, 2016
Short stories ; 1
Abstract: Presentiamo qui due racconti di Joseph Conrad, che solo a un primo sguardo sembrano appartenere a due filoni completamente separati della produzione dello scrittore. Youth (1898) è la rievocazione del primo viaggio di Marlow come secondo ufficiale su un vecchio brigantino partito da Londra per Bangkok. L’entusiasmo del protagonista, la sua voglia di conoscere e sperimentare, vengono subito messi alla prova da una serie di circostanze sfortunate. The Informer (1906) ha tutt’altra ambientazione e intreccio: si svolge a Londra e ha una trama spionistica. L’io narrante, un esteta che disprezza la violenza, si ritrova per caso a confrontarsi con un intellettuale dalla doppia vita, brillante giornalista e segreto manovratore di trame anarchiche, che gli parla della trappola tesa a un informatore al servizio delle polizie di mezza Europa... Ma per quanto protese su orizzonti vastissimi o su scenari mondiali, le opere di Joseph Conrad riconducono infine ai “difetti d’essere” dell’uomo, ai suoi deliri metafisici: l’accento è sempre su ciò che accade all’interno di una natura umana che tenta di esorcizzare le zone buie che continua a scorgere in sé, ma infine costretta ad arrendersi proprio a quel buio, all’indecifrabilità del suo essere e del suo destino. Ed è per questo che l’opera di Conrad continua ad affascinarci e commuoverci, al di là delle avventure che ci racconta.
Roma : L'Espresso, 2016
Abstract: Presentiamo qui una selezione dei più celebri racconti del terrore di Edgar Allan Poe, scritti all’inizio degli anni Quaranta dell’Ottocento. In The Pit and thè Pendulum (1842; rivisto nei 1845) un prigioniero dell’Inquisizione, condannato a morte, viene tradotto in una cella del carcere di Toledo, nel buio più assoluto. Per salvarsi di volta in volta la vita, il protagonista si troverà costretto ad affrontare tormenti sempre più sofisticati, fino a un finale totalmente inatteso. The Teli-Tale Heart (1843) è centrato su uno dei Moloch psichici dell’autore, cioè il risveglio nella tomba di qualcuno creduto morto. Un assassino senza nome uccide il vecchio avvocato presso cui lavorava per ''colpa" del suo occhio, che lo raggelava di terrore. Un pazzo, certo, che però nega di esserlo: ma proprio quando l’autocelebrazione è al culmine, il battito di un cuore porterà allo scioglimento drammatico dell'intreccio. The Cask of Amontillado (1846) è la confessione di Montrésor, un assassino privo di sensi di colpa, che, durante un tenebroso carnevale, porta a termine con implacabile lucidità una terribile vendetta covata da tempo nei confronti di Fortunato, un amico reo di averlo offeso per motivi alquanto indeterminati. Poe ci fa riflettere sulla nostra reale natura maligna, la quale, pur tenuta a freno da un granitico bagaglio di convenzioni sociali, affetti più o meno sinceri, paure di punizioni ecc., riesce ogni tanto a trovare un varco da cui uscire, manifestandosi in tutta la sua terrificante evidenza.
Peter Pan ; Peter Pan in Kensington gardens / James Matthew Barrie
[S.l.] : Arcturus, 2017
Abstract: Due romanzi: La storia di "Peter Pan nei Giardini di Kensington" racconta dell'Isola degli Uccelli, dove nascono bambini per metà uccelli e per metà umani. Appena sua madre lascia accidentalmente aperta una finestra, Peter riesce a volare via e si trasferisce nei Giardini di Kensington. Da lì inizia il suo ricco intreccio tra fate e bambini, tra mondo concreto e fantasia. Nel romanzo di "Peter e Wendy" la loro conoscenza nasce in una notte in cui la signora Darling, madre di Wendy e altri due fratellini, racconta la favola della buonanotte, e Peter ascoltandola di nascosto perde la sua ombra, cercando di recuperarla; sbadatamente sveglia Wendy, che ancora bambina si sente ricevere un invito di fare da madre adottiva ai ragazzi della sua banda, i Bambini Perduti sull'Isola-che-non-c'è. Wendy decide di concedersi questa avventura ma ben presto si accorge che le manca la vita reale, infatti dopo diverse peripezie, tra cui la conoscenza di Capitan Uncino, il pirata selvaggio, e altre avventure riesce finalmente a tornare a casa, dalla propria famiglia. Il lieto fine sarà dei Bambini Perduti che verranno adottati dai Darling, mentre Peter Pan decide di rimanere nell'Isola-che-non-c'è. Età di lettura: da 8 anni.
Il piccolo reggimento = The Little Regiment ; La scialuppa = The open boat / Stephen Crane
Roma : Gruppo Editoriale L'Espresso, 2016
Short stories inglese-italiano
Roma : Gruppo Editoriale L'Espresso, 2016
Short stories inglese-italiano ; 20
Abstract: Il primo racconto di Thomas Hardy qui presentato, The Three Strangers (1883), costituisce una sorta di godibilissimo divertissement, insolito nella produzione dell'autore. Una casa isolata nella campagna inglese; una sera di pioggia torrenziale: è questa l'ambientazione della festa danzante data da un pastore per il battesimo della figlia. Durante la serata bussano però, uno dopo l'altro, tre viandanti fradici in cerca di riparo: il primo, di poche parole, si accontenta di asciugarsi vicino al camino e fumare la pipa; il secondo, molto più chiassoso e incline alle bevute, intona una canzone con cui rivela di essere un boia che deve impiccare un ladro di pecore; il terzo dà segni di grande agitazione e fa dietrofront chiudendosi la porta alle spalle. Si innesca così una girandola di eventi e di equivoci che riguardano un evaso, con alcune ben costruite "sorprese" finali. Il secondo racconto, An Imaginative Woman (1893), ruota invece attorno ai temi-cardine dell'ispirazione di Hardy, segnata da un pessimismo senza luce di razionalità o progresso. La protagonista è Ella Marchmill, giovane moglie e madre, fanatica della letteratura e autrice di modeste poesie. Durante una vacanza, però, Ella si infatua di un poeta di una certa notorietà, che non riesce mai a incontrare ma che si illude di conoscere leggendone i libri e vivendo nelle sue stanze. Quando apprende da un giornale che il poeta si è ucciso, Ella si convince di essere la donna che avrebbe potuto salvarlo, e ha inizio la rovina...
Roma : La biblioteca di Repubblica-L'Espresso, 2016
Short stories inglese-italiano ; 17
Abstract: Le due short storìes di Henry James qui proposte sono tratte dalla raccolta Stories of Writers and Artists, dedicata all'analisi del rapporto tra arte e vita vissuta, tra vocazione alla grande letteratura e riscontro commerciale. Il primo testo, Greville Fane (1892), è ispirato all'aneddoto secondo cui Anthony Trollope avrebbe voluto iniziare il figlio più giovane alla scrittura, intesa alla stregua di un qualsiasi altro lavoro. È evidente che James trovi piuttosto bizzarra l'idea che il talento letterario possa essere una qualsiasi abilità acquisibile in seguito a un apprendistato, e che la scrittura sia una professione anziché una vocazione. Nella figura di Greville Fane, scrittrice prolifica e assidua frequentatrice di salotti aristocratici, è adombrato quindi lo stesso Trollope, che ancora in vita riuscì ad assicurarsi un notevole successo commerciale. Molto diversa l'atmosfera di The Middle Years (1893), dove l'attempato scrittore Dencombe, gravemente malato, riceve una copia del suo ultimo libro e riflette sulle fatiche della letteratura. L'elemento centrale nella complessa costruzione del racconto è il rapporto tra Dencombe - solo e attanagliato dal dubbio sulla sua vita e sull'arte - e il dottor Hugh, suo ammiratore pieno di comprensione e di simpatia. La loro relazione assume una forte valenza simbolica: il dottore incarna, con la sua ammirazione incondizionata per lo scrittore, quel pubblico che fornisce all'artista la rassicurazione che il suo fine è seguire il richiamo dell'arte.
[S.l.] : Gruppo editoriale l'Espresso, 2016
Short stories ; 12
Abstract: I due racconti qui presentati hanno anche loro dei protagonisti decisamente eccentrici. Il primo, Wakefield, uscì nel 1837 nei Racconti raccontati due volte, mentre il secondo, Ethan Brand, fu pubblicato in rivista nel 1850 e poi accolto nel volume La statuetta di neve e altri racconti raccontati due volte (1851). Almeno tredici anni, dunque, separano i due testi, ma non si avverte alcuna discontinuità nell’ispirazione di fondo e nell’impasto stilistico ed espressivo, in ambedue superbo. Wakefield è un tranquillo signore londinese, con un altrettanto tranquillo ménage coniugale, che un giorno, di ritorno da un breve viaggio, decide di affittare una casa vicino alla sua e di sparire per vent’anni, limitandosi a spiare di quando in quando la moglie nelle sue incombenze quotidiane di donna così inopinatamente e insensatamente abbandonata.
The mistletoe murder : and other stories / P. D. James
[New York] : Knopf, 2016
Abstract: Four Christmas short stories, two featuring poet-detective Adam Dalgliesh, that deal with some of the most unsettling aspects of human nature. Previously published in newspapers and magazines, they are collected here for the first time.
Roma : La biblioteca di Repubblica-L'Espresso, 2016
Short stories inglese-italiano
Controparti = Counterparts ; Una madre = A mother ; Grazia = Grace / James Joyce
Roma : La biblioteca di Repubblica-L'Espresso, 2016
Short stories inglese-italiano
Abstract: Sia Una madre sia Controparti appartengono ai Dubliners (titolo reso in italiano con Gente di Dublino o Racconti di Dublino), prima opera narrativa di James Joyce uscita nel 1914. È un Joyce, quindi, alle prime armi, e tuttavia già sorprendentemente attrezzato nel cogliere, nei tratti della vita nella città irlandese che gli aveva dato i natali – ma dalla quale si era autoesiliato a partire dal 1904 – le tracce evidenti della sconfitta definitiva dell'uomo novecentesco.E la sconfitta, in effetti, aleggia su ambedue i racconti. È davvero un mondo senza speranza e senza riscatto quello dei Dubliners, che neanche l'ironia sottile profusa dal giovane Joyce riesce a salvare. L'illuminazione del “flusso di coscienza” e la complessa architettura delle “epifanie”, che celebreranno i loro fasti nell'Ulisse, sono ancora di là da venire. Qui c'è soltanto, nudo e crudo, quell'universo insensato e feroce la cui rappresentazione è il necessario punto di partenza per persuadersi della necessità di trovare un altro approccio, capace – magari per virtù che non hanno a che fare con questo mondo – di recuperare un significato (l'“epifania”, appunto) per altre vie, squisite o celesti, ma che non abbiano comunque niente da condividere con l'orrore della “vita quale è”, come avrebbe detto Dino Campana.
Il ritorno = The return ; Morte nel bosco = Death in the woods / Sherwood Anderson
Roma : Gruppo editoriale L'Espresso, 2016
Short stories inglese-italiano
Roma : Gruppo editoriale L'espresso, 2016
Short stories inglese-italiano
Roma : Gruppo editoriale L'Espresso, 2016
Short stories inglese-italiano
Roma : Gruppo editoriale L'Espresso, 2016
Short stories inglese-italiano
Abstract: I racconti brevi di Saki sono tutti ispirati da una graffiante ironia contro i suoi tempi e contro i sacerdoti del conformismo e dell’ipocrisia che li amministravano.
Roma : Gruppo editoriale L'Espresso, 2016
Short stories inglese-italiano
Abstract: Con lo pseudonimo di O. Henry, William Sidney Porter firmò centinaia di short stories costruite come meccanismi ineccepibili, mondi regolati da un perfetto tempismo in cui le piccole ironie della vita sono condensate in un unico singolo incidente o contrattempo, rappresentato dal twist ending. Questo rigido modello – tra le cifre stilistiche immediatamente riconoscibili dell’autore americano, insieme all’uso di espressioni dialettali, giochi di parole, neologismi – riscosse un enorme successo all’inizio del Novecento, ma ben presto cedette il passo a una narrativa più complessa, meno stereotipata, che non temeva di indagare il lato oscuro della realtà facendosi portavoce delle nuove tensioni sociali e scavando nelle profondità psicologiche di personaggi sfaccettati. Ciò nonostante, le sue storie hanno continuato a ispirare l’industria cinematografica e poi anche televisiva. Brevi e dal ritmo veloce, con un intreccio semplice e chiaro, i racconti di O. Henry sono ascrivibili a una letteratura di evasione pacata, mai aggressiva o scioccante: lo sguardo bonario, il tono amabile, la brillante comunicativa, il gusto genuino per l’iperbole e l’improbabile rendono le opere di questo scrittore americano estremamente godibili, perfette per momenti piacevoli di ozio.
Feuille d’Album = Feuille d'Album / Katherine Mansfield
Roma : Gruppo editoriale l'espresso, 2016
Short stories inglese-italiano ; 9
Abstract: Katherine Mansfield è tra i pochi grandi narratori che si sono votati unicamente al racconto, concentrandosi impietosamente su un solo personaggio o una sola situazione. In Feuille d'Album (1917) il protagonista è un giovane pittore che si innamora della sua dirimpettaia guardandola dalla finestra. Dopo un lungo pedinamento, appronta uno stratagemma per abbordarla del tutto assurdo, ma non sappiamo se andrà a buon fine... Più crudele Miss Brill (1920), in cui un'anziana nubile tutte le domeniche si reca al parco per ascoltare la banda. Un giorno, sulla panchina accanto alla sua, un ragazzo e una ragazza si abbandonano a commenti malevoli su di lei turbandone il fragile equilibrio. Mrand Mrs Dove (1921) racconta il tremebondo innamoramento di Reginald per la bella Anne. Un giorno Reginald trova finalmente la forza di manifestarle il suo amore, ma per tutta risposta lei scoppia a ridere... In Marriage à la mode (1921) una giovane donna si è trasferita in campagna con i due figli, mentre il marito lavora a Londra e raggiunge la famiglia solo nel weekend. Ma l'uomo trova la casa invasa da una festante comitiva di giovani intellettuali e la moglie passa da un impegno all'altro senza trovare un attimo per lui. The Doll's House (1922) è la storia della silenziosa vessazione operata da un'intera comunità nei confronti di due bambine, "colpevoli" di essere figlie di una lavandaia e di avere il padre in prigione.
Roma : Gruppo editoriale L'espresso, 2016
Short stories inglese-italiano ; 7
Abstract: Presentiamo qui due racconti di Francis Scott Fitzgerald raccolti in Tales of the Jazz Age (1922). La storia di The Jelly-bean (1920) si svolge a Tarleton, sonnacchiosa cittadina di fantasia della Georgia, in bilico tra la stanca fedeltà alle tradizioni del Sud e le incalzanti trasformazioni della nuova America dei Roaring Twenties, vivace, dinamica, spensierata. Qui Jim Powell, detto Jelly-bean, un perdigiorno locale di buona ma decaduta famiglia, simpatizza con l'affascinante Nancy Lamar, che sogna una vita lussuosa e raffinata in Inghilterra. Tra i fumi dell'alcol e la foga del gioco d'azzardo sembra nascere un flirt tra i due, ma il "mollaccione" va incontro a uno scacco definitivo. The Curious Case of Benjamin Button (1921) è la storia surreale di un neonato che nasce settuagenario, non solo nelle sembianze e negli acciacchi, ma anche nelle attitudini e nei passatempi. Benjamin Button, con il suo percorso vitale alla rovescia, incarna un tema caro a Fitzgerald: la dicotomia tra le promesse della giovinezza e le delusioni dell'età matura, ossia il tema dell'illusione e della fragilità dell'American Dream, di cui gli scrittori della Lost Generation avvertivano gli scricchiolii ancor prima della Grande Depressi