Trovati 186 documenti.
Non essendo Cormano molto lontana da Milano, a Cormano Alessandro Manzoni e la sua famiglia amavano trascorrere lunghi periodi dell’anno. Qui risiedevano nella loro Villa di Brusuglio, edificio imponente caratterizzato dal fatto di essere circondato da un meraviglioso parco.
Ma non solo, la Villa fu anche il luogo di riposo e della meditazione dello scrittore, dei suoi convegni con gli amici, nonché della propria attività letteraria. Qui, ad esempio, nel 1821 l'autore si ritirò per ultimare la tragedia dell'Adelchi.
Successivamente, avuta notizia della morte di Napoleone Bonaparte, compose in quattro giorni Il Cinque Maggio mentre la moglie Enrichetta suonava ininterrottamente il pianoforte, per accompagnare e favorirne la creazione poetica. Sempre qui diede inizio alla prima stesura dei Promessi Sposi, nota col titolo Fermo e Lucia.
Per approfondire e divulgare l’opera di Manzoni e ricordare il suo legame con Brusuglio, il Comune di Cormano organizza ogni anno dal 2005 l’Ottobre Manzoniano.
Si tratta di un vero e proprio festival, una ricca kermesse in cui si succedono eventi di vario genere, spettacoli teatrali e conferenze, concerti e convegni, feste di piazza e laboratori per bambini. La manifestazione, che prende il via nella seconda metà di settembre e si conclude la quarta domenica di ottobre, si ispira ogni anno ad un tema diverso scelto da un Comitato Scientifico di esperti.
L’Ottobre Manzoniano vede il coinvolgimento e la partecipazione attiva di Pro Loco Cormano e delle molte altre associazioni del territorio. Cormano si pone così come polo di attrazione culturale per studiosi e appassionati del grande scrittore.
Al primo piano della nostra biblioteca potrete trovare un'apposita sezione permanente dedicata ad Alessandro Manzoni, sezione che raccoglie tutte le opere dello scrittore e numerosi studi a lui dedicati. Qui sotto potete vedere i vari documenti che la compongono:
Trovati 186 documenti.
Poco a me stesso / Alessandro Zaccuri
Venezia : Marsilio, 2022
Romanzi e racconti
Abstract: La Milano di metà Ottocento è una città che sa conservare i suoi segreti. Un filo invisibile, per esempio, lega l'elegante palazzo di Brera - nel quale vivono i discendenti di Cesare Beccaria - agli antri malfamati del Bottonuto, il quartiere del vizio che si nasconde tra le pieghe dell'abitato, come un bubbone sotto un vestito di gala. Lungo questa traiettoria imprevedibile, che dal salotto dell'anziana marchesina Giulia conduce alla bisca su cui regna il losco Faggini, si muove con abilità pari alla sorpresa il barone di Cerclefleury, il bell'avventuriero francese che si proclama seguace di Franz Anton Mesmer e suo discepolo negli arcani del magnetismo. Da un susseguirsi di intrighi e macchinazioni, promesse mirabolanti e destini mancati, emerge la figura di Evaristo Tirinnanzi, il contabile al servizio dei Beccaria: sarà lui, incalzato dall'ombra di un doppio che spesso prende la parola al posto suo, a guidare l'intrepido Cerclefleury nei meandri di una realtà che non è mai quella che appare, fino alla rivelazione disarmante dell'identità di quell'altro. Opera di uno scrittore in stato di grazia, Poco a me stesso è il racconto della vita ipotetica, esatta e mentita di Alessandro Manzoni: una fantasmagoria condotta sul filo dell'inverosimiglianza e sorretta da una libertà espressiva che reinventa, rendendola attuale, la lingua italiana di due secoli fa.
Manzoni prosatore : un percorso linguistico / Mariarosa Bricchi
Roma : Carocci, 2021
Studi superiori ; 1270. Lingua e letteratura italiana
Abstract: Manzoni ha scritto - e il caso non è frequente - un unico romanzo, che si collega però per mille fili ai molti testi saggistici disposti lungo l'intero arco della sua carriera. L'uno e gli altri hanno proposto un modello di prosa nuovo, smorzato e antiretorico, fondato sulla geometria di un racconto avvincente ma anche sull'esercizio avventuroso e strenuo della ragione; una prosa che archivia la polverosa pompa dell'italiano letterario, e impiega gli strumenti più raffinati della tradizione al servizio non della retorica, ma della logica. Scritti così ricchi e inattesi richiedono una lettura ravvicinata che illumini il processo compositivo e, insieme, il suo significato. Il commento proposto nel volume valorizza, accanto agli aspetti lessicali e morfosintattici, quelli testuali; e, grazie agli strumenti più aggiornati della linguistica, fa emergere la doppia tensione, a capire e a dimostrare, che innerva ogni pagina manzoniana.
Manzoni / a cura di Paola Italia
Roma : Carocci, 2020
Studi superiori ; 1234
Abstract: La centralità di Manzoni nella storia letteraria, culturale e politica nazionale emerge con sempre maggiore forza, nell'attualità con cui il suo pensiero e la sua opera costituiscono una chiave di interpretazione delle difficoltà e contraddizioni del presente, nella tensione spirituale verso la realtà "come dovrebbe essere". Dal laboratorio degli studi manzoniani degli ultimi vent'anni - carte, libri, edizioni, immagini, interpretazioni - è emersa un'opera nuova, qui presentata dai migliori specialisti, con diversi punti di vista e tagli interpretativi, in un volume che conduce il lettore in un percorso avventuroso, imprevisto, mai scontato; dalla poesia al teatro, dal primo romanzo, alla Ventisettana, alla Quarantana e oltre, dalla riscoperta Storia della colonna infame agli scritti politici, e nei grandi temi: la lingua, la biblioteca, il romanzo, la storia, la religione, la fortuna. Un'opera in cui la riflessione sul male, la ricerca della verità, la manipolazione della realtà attraverso la parola, la responsabilità individuale, l'acquiescenza al potere diventano impegno civile e politico, per una nuova generazione di lettori, che avranno carte, libri, edizioni a stampa e digitali per interrogarsi ancora sull'autore e la sua opera, necessari e inafferrabili.
Imprimatur : si stampi Manzoni / Isabella Becherucci
Venezia : Marsilio, 2020
Saggi
Abstract: "Imprimatur. Si stampi Manzoni" è un'opera incentrata sul percorso compiuto da Alessandro Manzoni attraverso la stesura delle due tragedie "Il conte di Carmagnola" e "Adelchi", con al centro l'importante episodio della composizione e diffusione dell'ode funebre "Il Cinque Maggio". Parte integrante della vicenda è inevitabilmente il contesto storico in cui essa si sviluppa: la severa censura imposta dalla dominazione austriaca alle opere di Manzoni è frutto del sistema repressivo che porterà alla condanna per tradimento o alla fuga preventiva di tanti suoi compagni. Il libro tratta, insomma, del Manzoni e della sua epoca, attingendo a piene mani dai documenti storici, e mira alla ricostruzione dei rapporti di amicizia, collaborazione o semplice stima reciproca intrattenuti dall'autore con gli intellettuali europei del suo tempo. Il quadro storico e biografico è arricchito da descrizioni di vita famigliare, che fotografano il grande scrittore anche nella sua dimensione privata, alle prese con i problemi pratici della gestione del suo patrimonio e dei numerosi figli. Affiancano il côté più intimo del protagonista la personalità dominante della madre Giulia Beccaria e quella più remissiva della giovane sposa, alleate nell'accudire quell'uomo tanto strano, il cui genio proteggono con grande impegno. Completa, infine, il ritratto a tutto tondo il complesso rapporto col direttore spirituale Luigi Tosi, la cui invadente presenza sembra infastidire l'amore congenito del Manzoni per la sua libertà interiore. L'obiettivo principale del saggio, proposto in una forma narrativa che faciliti il lettore non specialista, è quello di approfondire e far conoscere il coinvolgimento del Manzoni nel Risorgimento, le sue frequentazioni, le radici profonde della sua opera di maggiore successo: ne risulta un'immagine ben diversa da quella fino a oggi diffusa specialmente nel mondo della scuola.
Milano : Jaca Book, 2019
Abstract: Nel profluvio di studi e iniziative manzoniane, se non è passato completamente sotto silenzio il Manzoni filosofo, non si può dire che abbia avuto una considerazione adeguata. Si tratta di una mancanza non irrilevante, se si pensa al ruolo centrale, in quegli anni di svolte cruciali sia per la cultura «laica» sia per quella cattolica, del dibattito sul problema del linguaggio. Il libro mette a tema e cerca di ricostruire il dialogo, svoltosi per più di un decennio, tra Manzoni e Rosmini. Un dialogo filosofico, che pone il problema del rapporto di un soggetto con la verità di sé. Cosa facciamo quando pensiamo? Qual è il ruolo della parola? Qual è l'origine del linguaggio? Sono queste alcune delle domande che attraversano le discussioni, i dialoghi di questi due grandi uomini e che ci consegnano l'esperienza viva di una meditazione filosofica vera, testimonianza di una amicizia profonda, sincera, schietta, che si fa sempre più intensa, e che, mentre si approfondisce, approfondisce il rapporto dei due amici con la verità.
Un romanzo per gli occhi : Manzoni, Caravaggio e la fabbrica del realismo / Daniela Brogi
Roma : Carocci, 2018
Frecce ; 256
Abstract: All’interno di una taverna semibuia una canestra di frutta sporge dalla tavola, quasi fosse vera: è l’istante in cui Gesù, nell’atto di spezzare il pane, viene riconosciuto dall’oste e da due discepoli. È qui che la verità si rivela. Le figure vicine a Cristo, nella Cena in Emmaus, appartengono alla moltitudine anonima che trova spazio nelle tele secentesche di Caravaggio e che assomiglia all’umanità “di piccol affare” passata sulla terra senza lasciar traccia, ma richiamata in vita dai Promessi sposi. Il volume accosta Manzoni a Caravaggio con tre obiettivi principali: costruire uno scambio tra parola e immagine che non valga puramente come forma di interdisciplinarità o spunto suggestivo, ma funzioni come esperienza di reciproca implicazione; restituire un’attenzione non solo religiosa ma culturale alla ricchissima tradizione di temi e narrazioni fissata dal cristianesimo; infine, riformulare un’idea di realismo che arriva da molto più lontano rispetto a quello ottocentesco. È il realismo delle opere che ci chiedono di entrare anche con gli occhi dentro il mondo rappresentato, usando le medesime abitudini a consumare e raccontare le storie che lo hanno fatto esistere sotto forma di immagini
Alessandro Manzoni filosofo del linguaggio : scritti e studi nel contesto europeo / Rita Zama
Roma : Carocci, 2018
Biblioteca di testi e di studi ; 1215. Filosofia
Abstract: C’è un Manzoni filosofo del linguaggio, pienamente inserito nel contesto europeo, quasi del tutto sconosciuto sia al mondo scientifico sia al grande pubblico e che merita di essere portato alla luce. Le riflessioni di filosofia del linguaggio di Manzoni sono disseminate nella selva di note, frammenti e appunti del Della lingua italiana, qui per la prima volta affrontati entro uno sguardo testuale organico e accompagnato da un commento critico. Il saldo fil rouge teoretico conduce dalla semantica dei sostantivi all’ontologia del linguaggio, alle riflessioni sulle lingue e sul loro divenire, alla grande questione dell’origine del linguaggio, per finire con il ruolo dei traslati nel processo conoscitivo. Con questo volume si riguadagna alla storia della filosofia un pensatore ancora spesso percepito, a causa dell’eredità crociana e di eccessive settorializzazioni disciplinari, solo come un letterato.
L'animo degli offesi e il contagio del male / Salvatore Natoli ; prefazione di Mario Barenghi
Milano : Il saggiatore, 2018
Abstract: Il dolore, la pietà, l'eterno dilemma del male. Nobiltà e popolo, vincitori e vinti. Alessandro Manzoni ha scavato nelle miserie umane come pochi altri nella storia della letteratura, tanto nell'enormità del peccato quanto nelle piccinerie dei mediocri, nelle prevaricazioni dei potenti come nella ribellione degli ultimi. In L'animo degli offesi e il contagio del male Salvatore Natoli guida i lettori manzoniani al cuore delle sofferenze narrate nei Promessi sposi, dei dilemmi dei personaggi e delle loro reazioni alle avversità dell'esistenza. Natoli riflette sui concetti di male e bene, fede e peccato, perdizione e redenzione; affronta le grandi domande poste dalla psicologia di Renzo, Lucia e Gertrude; confronta questi «esseri di carta» con loro illustri predecessori come il Don Giovanni mozartiano o la Justine sadiana; ne dimostra l'infinita, sorprendente capacità di parlare sia del nostro passato di campi di prigionia sia del nostro presente di cadaveri in mare: la banalità del male è senza tempo. Con la consapevolezza che tutti, anche i più puri tra gli innocenti, quando subiscono ingiustizia sono inevitabilmente portati a vendicarsi, a macchiarsi di colpa, dunque a perpetuare il circolo del vizio. "L'animo degli offesi e il contagio del male" è l'aureo libello con cui uno dei massimi pensatori italiani viventi sottrae il padre nobile della nostra letteratura recente agli schematismi da antologia scolastica e gli restituisce tutta l'attualità e la ricchezza di sfaccettature che gli sono proprie. Come scrive Assmann, l'interpretazione di un classico «diventa un atto del ricordo e l'interprete un ricordatore, che sollecita il recupero di una verità dimenticata». Scrivere di Manzoni significa tendere perennemente al recupero di questa verità.
La funesta docilità / Salvatore Silvano Nigro
Palermo : Sellerio, 2018
La memoria ; 1113
Abstract: Questo libro ha una intricata relazione con il racconto giallo, il saggio letterario, e l'«affaire». Ha un inquilino scomodo. Si chiama Alessandro Manzoni. E lo scrittore, ha rilevato Sciascia, «su cui si verificano sconcertanti paradossi, disastrose incongruenze: molto italiano senza gli italiani; molto cattolico senza i cattolici; molto laico senza i laici». Già il titolo del libro è un ossimoro. La «funesta docilità» è una colpa di condiscendenza: l'attitudine a conformare il proprio animo «all'affermare appassionato» della moltitudine. La definizione si trova nei Promessi Sposi. Manzoni l'attaglia a Renzo che, nella Milano della carestia, ha fatto sua l'opinione della massa fanatica che nel vicario di Provvisione ha additato «la cagion principale della fame». L'acquiescenza di Renzo si esaurì però nella partecipazione convinta al tumulto. Cessò di fronte alla «proposta» di «omicidio». Renzo si prodigò per salvare la vita al malcapitato vicario. Senza afflizione, «funestamente docile», risultò invece lo stato d'animo di Manzoni relatore (in una lettera del 1814) dell'assassinio, immotivato e truce, dell'inerme ministro delle finanze del Regno Italico, Giuseppe Prina; così aderendo al clima di una città che si dichiarò priva di «delitti» e che non volle che ci fosse una bara o una tomba da baciare. In una delle sue «inquisizioni», Sciascia tornò su quell'omicidio che risulta opaco nella lettera manzoniana: lettera che «ci inquieta», disse, «e che, in quel momento scritta senza inquietudine, crediamo sia poi diventata sostanza di una inquietudine profonda, drammatica e segreta dell'intera sua vita e dell'opera». Per «amore» di Manzoni, Sciascia si fece investigatore. L'efficienza analitica della sua indagine entrò nelle pieghe più riposte della scrittura dei Promessi Sposi alla ricerca di un «rimorso». Non lo trovò. Il giallo morale viene ora sciolto in questo racconto critico. La soluzione era nascosta nelle illustrazioni che Manzoni «dettò» e controllò, fino a correggerle, per l'edizione definitiva del suo romanzo. Nell'« affaire » si intrecciano le voci di Sciascia, Pomilio, e Natalia Ginzburg; e con esse le letture critiche in forma figurativa di Guttuso, Caruso, e Paladino.
Nascondimento e rivelazione : parole di Manzoni poeta / Palazzolo Giuseppe
Pisa : ETS, 2018
La modernità letteraria
Abstract: Nascondimento e rivelazione sono le due figure attorno a cui si raccolgono i significati della scrittura del Manzoni lirico. Dal giovanile 'ritrarsi' fino al confronto maturo con il Dio che si rivela e si nasconde, l'opera manzoniana trova nella poesia la propria 'via regia' all'inquieta ricerca del vero. Da questo orizzonte originario, presto condensato nell'emblema del 'sentire e meditare', si sviluppa una parola che vuole essere profezia e testimonianza, preghiera e meditazione della sublime ironie della croce, scenario tragico e spazio di affidamento a una grazia dai contorni 'materni'. Manzoni attraversa la frattura del Romanticismo senza tentazioni nostalgiche, ma volgendo lo sguardo a Gerusalemme, masticando e rimasticando la parola delle Scritture fino ad interiorizzarla e restituirla alla compagnia degli uomini. II poeta si riappropria così del tempo attraverso la riscoperta della tensione apocalittica giudaico-cristiana e in tale prospettiva escatologica declina il proprio impegno di poeta 'civile', dando forma altresì ad un diverso linguaggio dell'esperienza lirica.
I promessi sposi / Alessandro Manzoni ; disegni di Federico Maggioni
Milano : Jaca book, 2018
Abstract: Il capolavoro che inventa il romanzo storico italiano emerge vivo, come non mai, nelle illustrazioni di Federico Maggioni: i passi scelti si intrecciano, pagina dopo pagina in un lungo fluire di visioni e graffiti. Don Rodrigo e Don Abbondio, Azzecca-garbugli, Fra' Cristoforo e la Monaca di Monza, Renzo e Lucia, i Bravi, gli Sbirri, la folla, la fame la peste prendono corpo, e l'atmosfera violenta dell'epoca si riverbera nel paesaggio, nella città, e noi ne siamo calamitati. Per Guido Ceronetti, prefatore, l'esito è liberatorio: impossibile ricadere nell'insofferenza per questo capolavoro universale. E con la "Storia della colonna infame", ispirazione per "I promessi sposi", per Lucia Castellano, dirigente ministeriale per le carceri, il messaggio si rafforza e Manzoni mostra una dirompente attualità: quale giustizia? Quale umanità nella prevaricazione dei forti sui deboli? Prefazione di Guido Ceronetti.
Lettere inedite o disperse / Alessandro Manzoni ; a cura di Luca Danzi
Milano ; Udine : Mimesis, 2017
Testi italiani commentati ; 5
Abstract: Le settantadue lettere qui riunite e commentate in maniera organica, costituiscono un ulteriore complemento, dopo i due procurati da Dante Isella, all'edizione delle "Lettere" curata da Cesare Arieti (1970 e 1986). Iscritte entro un arco temporale i cui estremi coprono sessant'anni di vita dello scrittore, esse consentono uno sguardo privilegiato su una vicenda biografica all'apparenza uniforme. Ma nel susseguirsi dei corrispondenti e dei temi il lettore diviene spettatore partecipe dell'ultima grande stagione creativa manzoniana ? la revisione del romanzo, l'elaborazione delle "Opere varie", l'eterno lavoro degli scritti sulla lingua e il saggio sulla Rivoluzione francese ? e insieme di dolorosi avvenimenti privati. Un intreccio da cui emerge la misura di uno straordinario rigore intellettuale e morale, in una commistione di finezza e ironia, di determinazione e speranza, sullo sfondo, imprescindibile per il Manzoni, dello scontro risorgimentale.
Grammatica del buio : strategie testuali di Manzoni saggista / Mariarosa Bricchi
Milano : Centro nazionale studi manzoniani, 2017
I quinterni
Alessandro Manzoni, milanese d'Europa : l'immagine della parola / [un film di Andrea Bellati]
[Pesaro] : DNA, [2017]
Abstract: Un incontro sequenziale con Alessandro Manzoni nella sua casa, un viaggio nelle sue stanze, nei luoghi da lui vissuti o ricreati, seguendo la segnaletica che porta dentro le sue pagine. Lo scorrere delle immagini, famigliari e letterarie, sul filo del commento, invita a una visione memoriale, all’ascolto della parola sua e di quella affidata ai suoi protagonisti, diretta a noi per il nostro ripensamento interiore.
Alessandro Manzoni / [testi: Biagio Goldstein Bolocan]
Milano : Centauria, 2017
Panoramica letteratura ; 9
Abstract: Perché Hemingway è il padre della fiction moderna? Cosa ci svela Pirandello sull’identità dell’uomo? É possibile comprendere l’intero universo di un grande scrittore? La risposta è Panoramica Letteratura: una visione inedita sui più amati autori di sempre. Ogni volume racconta gli scrittori a tutto tondo: la vita, la poetica, le opere, la fortuna, gli influssi, la critica e in più cronologie, trame, bibliografie e una selezione delle pagine più belle!
Come lavorava Manzoni / Giulia Raboni
Roma : Carocci, 2017
Le bussole ; 545. Filologia d'autore
Abstract: Manzoni non è autore che proceda per schemi o scalette: la storia nasce con la scrittura. Da qui una fenomenologia dei manoscritti che restituisce perfettamente il crescere progressivo dei testi, con acquisizioni in corso, pentimenti, rielaborazioni a ritroso, e spesso un intreccio tra fasi e supporti diversi; e ancora l’intersezione nella composizione di opere distinte, che si evolvono l’una nell’altra, e il dialogo costante con gli amici e soprattutto con i libri, anche questo in continuo aggiornamento. Seguire lo sviluppo del pensiero e dello stile di Manzoni richiede perciò una ricostruzione analitica e quasi quotidiana del suo lavoro, esercitata sull’insieme delle opere, comprese le lettere e le postille ai volumi della sua biblioteca, e dunque una conoscenza globale dei materiali e della loro storia. Il volume è pubblicato in Filologia d’autore serie diretta da Simone Albonico, Paola Italia, Giulia Raboni, che intende orientare gli studiosi e gli studenti nello studio delle opere letterarie a partire dai materiali elaborativi superstiti, presentati insieme a una ricostruzione delle abitudini e degli strumenti di lavoro. Filologia d’autore offre un modello descrittivo-interpretativo e un arricchimento di prospettiva critica, che aiutano a intendere come i singoli autori abbiano costruito la propria immagine e l’abbiano proiettata, prima che in pubblico nell’opera conclusa, sulle proprie carte: luogo che li rispecchia e dal quale oggi la loro figura si trasmette alla posterità. A partire da quei documenti diventa allora possibile illuminare la genesi delle opere letterarie in quanto organismi vivi e mobili nel tempo.
Milano : Metamorfosi, 2016
Abstract: Nel 1943, dopo il bombardamento della storica sede di piazza San Fedele, la Questura di Milano si trasferisce in via Fatebenefratelli 11, nel palazzo che per quattro secoli ha ospitato prestigiose scuole milanesi, dal Collegio dei Nobili di san Carlo Borromeo all'Imperial-Regio Collegio Longone, dove hanno studiato Alessandro Manzoni, Federico Confalonieri, Carlo Cattaneo e tanti protagonisti del Risorgimento, della cultura e della società italiana. Alcuni dei reperti storici di questo illustre passato - tra cui la campana che batteva le ore delle lezioni - sono stati restaurati su iniziativa del prefetto Luigi Savina, già questore di Milano, con il contributo del Rotary Club Milano Sud Ovest. Questo volume racconta la storia di quei reperti e di quegli storici collegi, degli insegnanti e degli alunni famosi, in particolare di Alessandro Manzoni - al quale è dedicata un'intera sezione illustrata del libro - scelto come significativo esempio di una formazione scolastica dell'inizio dell'Ottocento. Completano l'opera i Regolamenti scolastici del Collegio Longone sotto tre regimi successivi, quello imperiale di Maria Teresa d'Austria, quello rivoluzionario della Repubblica Cisalpina e quello del "ritorno all'ordine" della Restaurazione. Pagine che ancora oggi - forse soprattutto oggi - vale la pena di rileggere e meditare. Prefazione di Stefania Giannini. Presentazione di Luigi Savina.
I Promessi sposi / [Alessandro Manzoni] ; letto da Paolo Poli
Roma : Emons, 2015
Classici
Abstract: Chi se non Paolo Poli poteva calarsi nei panni di Don Abbondio e della Monaca di Monza, dando una voce inconfondibile a ciascuno dei memorabili personaggi manzoniani e tirandoci dentro nelle vicende umane e storiche del grande romanzo? Il libro di tutti e per tutti, in una lettura che è un vero spettacolo! Vate del teatro italiano, porta sui palcoscenici e nei programmi radio e tv quel suo modo inconfondibile di essere e fare teatro, la sua ironia pungente, la raffinata cultura e la sublime perfidia. Continua con la pubblicazione delle grandi opere della letteratura italiana lette dal maestro fiorentino, iniziata con la lettura del capolavoro dell'Artusi.
A casa del signor Manzoni / Letizia Giugliarelli
Perugia, Morlacchi, 2015
Abstract: Un personaggio dal nome famoso, una grande casa solo apparentemente vuota, storie che rimangono nella memoria, il racconto di un'Italia da ricomporre: e poi c'è Giulia, una bambina curiosa e con tante domande in cerca di risposte. Età di lettura: da 10 anni.
Palermo : Sellerio, 2015
La nuova diagonale ; 107
Abstract: La Lux Film decise di riportare sugli schermi il romanzo di Manzoni, in quanto "libro di ogni tempo di emergenza", morale, politica e sociale; adatto anche, negli anni della ricostruzione, a suggerire "una via di sviluppo al neorealismo": al passaggio dalla cronaca alla storia. Chiese il sostegno di critici e di scrittori. Aprì due inchieste consecutive, alle quali risposero Moravia, Bassani, Soldati, Bacchelli, Guglielmo Alberti, Emilio Cecchi, Marino Parenti, Antonio Baldini, e il traduttore inglese dei "Promessi sposi" Archibald Colquhoun. Si dibatté per circa dieci anni, dal 1954 al 1963. Ne nacque un caso Manzoni, sul doppio versante della letteratura e del cinema. Furono coinvolti due grandi registi: il Fellini del film "La strada" e il Visconti di "Senso". Non fu però possibile portare a compimento il progetto. Rimangono i titoli dei due episodi previsti, dei due "quadroni" alla maniera dei teleri barocchi (riproposti e studiati da Roberto Longhi e dai suoi allievi): "Il pane" e "La peste". Il regista prescelto era Luchino Visconti. Le carte del caso Manzoni sono in gran parte sopravvissute. Finalmente recuperate negli archivi, ordinate e contestualizzate, costituiscono l'ossatura di questo libro curato da Salvatore Silvano Nigro e da Silvia Moretti.