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Il paese delle prugne verdi
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MULLER, Herta

Il paese delle prugne verdi

Rovereto : Keller, 2008

Abstract: In una Romania degli anni Ottanta, quasi sospesa nel tempo, quattro giovani si ritrovano uniti dal suicidio di una ragazza di nome Lola. Da quel dolore e dalla consapevolezza di vivere in un Paese sottomesso alla dittatura, scaturisce un comune anelito di libertà che si nutre di letture e pensieri proibiti. Ben presto però i quattro devono fare i conti con l'onnipresenza del terrore. Agli interrogatori sistematici della polizia segreta, ai pedinamenti e agli atteggiamenti intimidatori segue la perdita del lavoro e, quand'anche si riesca a espatriare, ecco che le minacce proseguono e la morte ritorna sotto forma di misteriosi suicidi. In tutta questa oscurità, l'amicizia e l'amore sopravvivono. Grazie a uno stile evocativo e immaginifico, Herta Muller - che come la protagonista del romanzo appartiene a una minoranza di lingua tedesca della Romania - riesce a trovare e far scaturire la poesia persino dal degrado materiale e spirituale di un'intera nazione.

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Utente 9105
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Il paese delle prugne verdi ( Herztier) è strutturato fondamentalmente sull’evocazione di due esperienze:
-   L’infanzia della protagonista, cioè della voce narrante, in un villaggio di una zona agricola della Romania, di etnia e di lingua tedesca: un ambiente arretrato, immobile, ma ricco di tradizioni contadine e delle superstizioni tipiche delle società rurali. I due fatti più importanti della storia degli abitanti del luogo sono stati la partecipazione dei nonni alla prima guerra mondiale, e quella dei padri alla seconda guerra mondiale. Padri arruolati nell’esercito tedesco, perciò nostalgici del nazismo, e protagonisti di fatti efferati. La bambina soffre dei rapporti con il padre, che le suggerisce solo messaggi di morte, e della durezza del comportamento della madre. La natura le è ostile, e la circonda di suggestioni paurose. I ricordi di questa infanzia continuamente si ripresentano alla protagonista adulta anticipando, o facendo da contrappunto alla vita di persecuzione sotto il regime.
-   La persecuzione cui la protagonista, dapprima studentessa, poi impiegata, infine senza alcun lavoro, viene sottoposta, Lei insieme ai suoi amici, dal regime del dittatore rumeno, un regime subdolo, che mira all’annientamento delle personalità, soffocandole nell’indigenza e nella paura. I soprusi del regime si articolano diversamente nei confronti della popolazione: il consenso viene ottenuto con la prevaricazione dei pochi oppositori e con l’abbrutimento di tutti gli altri; gli uomini ridotti ad animali.
La narrazione prende lo spunto dalle immagini che la protagonista e uno dei suoi amici, ultimi sopravvissuti scampati alla persecuzione, hanno portato con sé, fotografie che documentano la tristezza e il degrado della vita che hanno dovuto subire per anni. Insieme alla rievocazione promossa dalle immagini, l’evocazione emblematica degli oggetti, insiemi di oggetti, di piante, di animali: cintura, finestra, noce, fune; pecore di latta e meloni di legno; gelsi, prugne, cardi del latte, acacie, betulle; la maniglia sull’armadio rivestito di tappezzeria, il pacco, il tormento delle galline; i conigli, le rondini, le cornacchie, l’averla, i maiali; le forbici per le unghie, le scarpe, il raffreddore, il punto esclamativo. Ciascuno di essi con un suo significato immediato e simbolico. La complessa sinestesia è evocata anche dai brani di due poesie o cantilene popolari, osteggiate dal regime a causa della potenza rievocativa della letteratura e del passato.
Tutto ciò fa di Herztier un'opera letteraria piena di poesia e di bellezza, e di prosa ricca di metafore e di magia.

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