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Milano : Mondadori, 2004
Abstract: Marchiati a fuoco, prima di essere barbaramente uccisi ed esposti come monito per le strade di Roma. Questa è la sorte che toccava agli Illuminati, l'antica setta di scienziati perseguitata in secoli oscuri dalla Chiesa cattolica. Un rituale crudele, ben conosciuto da Robert Langdon, lo studioso di iconologia del Codice da Vinci. Ma quando la storia si ripresenta, il fascino si trasforma in raccapriccio. Svegliato in piena notte e trasportato dagli Stati Uniti in Svizzera, Langdon è costretto a esaminare, nei laboratori del CERN di Ginevra, un cadavere orrendamente mutilato. Sul petto della vittima, impresso a fuoco, il terribile segno degli Illuminati: lo scienziato ucciso ha difeso fino all'ultimo il segreto di un'arma sperimentale rubata dagli assassini.
9 luglio 2009 alle 16:12
Ho letto questo libro che a mio avviso, è meglio del "CODICE DA VINCI", L'ho letto in un batter d'occhio, trama veramente fluente, linguaggio solito di Dan che ha messo in luce come anche in certi ambienti possono succedere cose impensabili. Ovviamente non dico il finale, ma con due aggettivi (che sono anche due indizi) riassumono il tutto del libro: ESPLOSIVO, INFUOCATO!!!!!. Consiglio a tutti di leggere per passare veramene dei momenti di ansia, ma alla fine si rimane veramente meravigliati e perchè no: scossi.
29 luglio 2009 alle 15:21
Un bel libro, avvincente e ricco di dettagli artistici. Mi piace proprio come descrive all'interno dell'azione le opere d'arte che di volta in volta incontrano i protagonisti lungo il percorso. Bella Roma e belli i colpi di scena, quasi cinematografici.
Alcune cose non mi vanno giù (vedi: buttarsi da un elicottero senza paracadute e salvarsi), però bello nel complesso.
ps: io ho provato a indicare il voto (3 stelle) ma non lo salva...se provo a cambiarlo noto che non cambia il Giudizio Medio...quindi mi sa che non tiene conto di me...c'est la vie
30 agosto 2009 alle 09:36
Condivido le precedenti recensioni ma il giudizio medio è falsato da Alessandro che secondo me ha dimenticato di indicare il voto. Questo libro è da 5 stelle!
21 ottobre 2009 alle 08:08
Tipico prodotto da letteratura di consumo da leggere come si vedrebbe una puntata di Voyager. I personaggi sono collage degli stereotipi di genere, dal protagonista (una via di mezzo tra Indiana Jones e James Bond), all'eroina (la belloccia, ma secchiona), allo sgherro dei cattivoni (sadico fino alla psicopatologia e ovviamente arabo), allo scienziato strambo. La trama è la solita caccia al tesoro (Indiana Jones, Tomb Raider e 1.000 altri). Il colpo di scena finale è scontatissimo. Gli espedienti narrativi (trascurando gli strafalcioni scientifici di cui è infarcito il tutto) vanno dal banale, allo scontato, fino al ridicolo. Almeno nel "Codice Da Vinci" (che soffre delle stesse pecche) c'è l'elemento di provocazione storico-religiosa che qui manca completamente (i prelati sono in genere descritti come degli incroci tra don Camillo e don Matteo); rimangono solo gli elementi fantastici che però stonano in un racconto che ha pretese realistiche. Piacerà ai fan di Giacobbo.
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