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Il pezzo mancante
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Piperno, Giovanni

Il pezzo mancante

[S.l.] : Cecchi Gori Home Video, 2012

Abstract: Per molti anni nella Fiat, come nella famiglia Agnelli, le cose piú importanti sono state l'obbedienza e il rispetto della gerarchia. Questo ha causato una catena di grandi sofferenze nella famiglia e ha condizionato indirettamente anche l'azienda, entrambe dominate dal mito dell'Avvocato. Attraverso il percorso di un amico di Edoardo Agnelli, le testimonianze di conoscenti, e il ricco repertorio della casa di produzione della FIAT, usato come se si trattasse di filmini familiari, questo documentario prova a rievocare i componenti di questa dinastia tenuti ai margini o cancellati dalla memoria familiare.

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Questo film (che è stato in programmazione nelle sale cinematografiche per un totale di un giorno) potrebbe essere un manuale su "come non fare un documentario". Desideravo vederlo da tempo, ma è stato veramente una delusione.

Il materiale in possesso degli autori era interessante, gli spunti c'erano (la vita di Edoardo e Giorgio, le due "pecore nere" della famiglia Agnelli) ma la regia è (volutamente?) sciatta e anonima, come se il regista e gli autori avessero fare un ritratto della Famiglia il meno spettacolare possibile.

Purtroppo, il risultato è che il documentario risulta assolutamente privo di qualsiasi interesse per lo spettatore. Inoltre, lascia molti buchi nella storia, per chi non abbia letto libri sugli Agnelli. Uno dei "testimoni", un certo Gelasio, è un personaggio estremamente vacuo e a tratti involontariamente comico. Non comprendo perché sia così difficile fare un documentario interessante e intelligente in Italia, come quelli a cui ci ha abituato Michael Moore.

Gli unici momenti di qualche interesse sono il racconto del surreale aneddoto del pinguino, che - a un certo punto - vive di vita propria e comincia a ballare su una splendida colonna sonora durante i titoli di coda, mentre in sottofondo si sente la voce dell'Avvocato (nel 1980) che dice che in Italia ci sono troppo poche auto rispetto al resto d'Europa. Un altro momento interessante è quando ci viene mostrato il museo di oggetti marchiati "Fiat" del Cavalier Graziano, unico momento che regala autentica commozione. Immagino che il regista abbia voluto adeguarsi alla tipica riservatezza dei membri della famiglia Agnelli, ma il risultato è davvero deludente. Decisamente un'occasione mancata.

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