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MILANO : BUR, 2000
Abstract: Byron e Wilde fanno sconfinare l'arte nella vita pratica, concepiscono la vita come un'opera d'arte, e l'opera d'arte come un atto pratico... Ambedue scrivono le cose migliori quando, abbandonata la più ambiziosa musa, riflettono nell'arte l'uno la propria naturale ispirazione di spiritoso epistolografo, nel 'Don Juan, l'altro il magico dono di spiritoso discorritore ne 'L'importanza di chiamarsi Ernesto'. (Mario Praz)
12 dicembre 2008 alle 18:28
"Commedia frivola per gente seria" Così comincia la commedia teatrale di Oscar Wilde che tratta delle comiche vicende di due coppie di innamorati in conflitto perchè entrambi gli uomini dicono di chiamarsi Ernesto. Il nome Ernesto, nella storia, rende male nella traduzione perchè l'autore l'aveva scelto per il gioco di parole in inglese tra Ernest e Earnest che vuol dire sia Ernesto che onesto, franco e via dicendo. É una storia, "francamente", divertente che consiglio a tutti di leggere anche solo per farsi due risate.
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