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LASZLO, Ervin

Olos

Milano : Riza, c2002

Abstract: Che cos'è l'universo? E la Domanda di sempre, la domanda dell'uomo che vive dentro la Natura. Con questo saggio Ervin Laszlo, filosofo della scienza e tra i massimi studiosi di teorie dell'evoluzione, risponde al Grande Quesito teorizzando l'esistenza di un campo psi: una sorta di acquario nel quale tutto (si tratti di un atomo, di un topo o di un essere umano) è collegato con tutto il resto. E ogni cosa in-forma ogni altra cosa attraverso le pressioni di onde che plasmano la materia attorno ad esse. Secondo Laszlo, il campo psi è un mezzo che, come l'elio superaffreddato utilizzato negli esperimenti sulla superconduttività, non si registra con metodi convenzionali. Questo significa che non possiamo vedere o sentire le onde che vi sono presenti: l'energia vi circola attraverso materiale superconduttivo senza mai rallentare o diminuire, perché il campo psi è un mezzo nel quale le cose si muovono senza alcuno sforzo e senza incontrare alcuna resistenza osservabile. In questo senso il cosmo è intrinsecamente creativo e conserva e rinnova l'impronta di tutto quanto esiste, come una specie di campo di memoria attivo che racchiude lo spazio (si trova dovunque) e il tempo (esso permane). Ritornando all'esempio dell'acquario, è come se tutti i pesci e tutte le piante fossero manifestazioni fisiche dell'acqua, collegate dall'acqua in modo tale che ciò che accade a una cosa influenza ciò che accade a tutte le altre in un sistema di reciproca dipendenza, che si evolve in una delicata danza della vita.

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Questo libro non è da prendere sul serio. Sostiene con argomenti pseudo-scientifici - in realtà inconsistenti - una tesi di moda, per cui il tutto è superiore alla somma delle parti, ovvero l'emergenza olistica è l'alfa e l'omega dell'Universo. Nessuno dubita del carattere emergente di certi fenomeni complessi; il paradosso è che qui si vuole "ridurre" ogni cosa all'olismo. Il modesto metodo scientifico che consiste nel ricercare leggi semplici in contesti limitati e decifrabili viene tacciato di bieco riduzionismo: occorre cogliere l'unità del tutto, non la logica delle singole parti. Postmoderno o new-wave che sia questa concezione, mi pare che già gli Eleatici avessero professato un'idea simile. Ciò che si è fatto dal V sec a.C. in poi è avvenuto loro malgrado.  

Utente 143
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Attenzione, non si tratta affatto di un libro di scienza, come ero stato indotto a credere dalla presentazione trovata per i nuovi acquisti della biblioteca. E' una cosmologia basata sul "vuoto" che conserva memoria di tutto ciò che succede, anche l'urto di un fotone con un atomo. Ciò spiega tutto, anche le guarigioni a distanza...

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