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Che fine ha fatto Mr. Y.
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Thomas, Scarlett

Che fine ha fatto Mr. Y.

Roma : Newton Compton, c2007

Abstract: Strani eventi accadono intorno ad Arie! Manto, studentessa della British University. Prima scompare il suo professore, poi l'università crolla davanti ai suoi occhi, infine in un negozio di libri usati si imbatte in una copia di un libro rarissimo e maledetto, Che fine ha fatto Mr Y. Scritto da Thomas Lumas, uno scienziato del XIX secolo che compiva esperimenti sui poteri della mente umana, il libro è in grado di trasportare chi lo legge nella "Troposfera", dove è possibile viaggiare nel tempo e nello spazio entrando nelle menti di altri uomini. È una porta dimensionale che schiude un mondo di conoscenze, ma anche molti pencoli da cui Ariel dovrà fuggire... o è soltanto un'affascinante allucinazione? Che fine ha fatto MrY.èun romanzo che intreccia con risultati avvincenti lasuspencedi un thriller con le visioni della fantascienza, ma che realizza anche un appassionante cocktail di filosofia, fisica, scienza e letteratura: un nuovo e sorprendente Alice nel paese delle meraviglie.

933 Visite, 4 Messaggi
Utente 88
56 posts

di difficile lettura e non così entusiasmante.

Utente 332
100 posts

Una mistura di acqua santa (tanto per rendere la cosa un pò maledetta) con un pò di carbone vegetale (e vai con l'erboristeria)...un cartoncino ipnotico ed entri nella Tropo-Sfera: la dimensione del sogno. E' quel che fa Ariel Manto, studentessa inglese alle prese col libro maledetto "Che fine ha fatto Mister Y" (scritto da un Tesla antelitteram). Lo ha scovato in una libreria semi-sederta fuori città e, nel leggerlo per la sua tesi, vi scova la ricetta per estranearsi dalla realtà e per entrare nella dimensione dei sogni comuni. Se l'inconscio collettivo è il mondo in cui si proiettano i sogni inconfessati e repressi di tutti, la Troposfera è la dimensione in cui, invece, prendono forma i pensieri consci di tutte le persone. Ogni quartiere di questa dimensione virtuale aveva l'aspetto che rispecchiava i pensieri della persona nella cui mente si entrava, quindi la TropoSfera era un composito di stili architettonici davvero bizzarro anche se l'atmosfera generale era dettata da chi intraprendeva il viaggio. Entrare in un quartiere o in un edificio, voleva dire poter sapere tutto di questa persona: i suoi pensieri attuali, ma anche i pensieri delle persone che conosceva e da cui discendeva. Quindi vi era anche la possibilità di spostarsi avanti o indietro nel tempo. Lo spazio equivaleva al tempo, in pratica. Molte persone che s'erano imbattute in questo libro, compreso l'autore -George Lumas- erano morti, per una maledizione. La maledizione di essersi avventurati cosi lontani in questa dimensione ed il non aver saputo, o meglio, voluto tornare indietro. Capita anche alla protagonista, Ariel Manto, che -a ritroso nel tempo- arriverà sino all'Eden... Un fiume, un albero imponente e protettivo ed un bel prato... Due soli esseri umani. Ariel e l'unico uomo che l'avesse amata in modo passionale eppure...pulito, Adam. Eva ed Adamo. Un nuovo inizio da cui ripartire, per se stessi, fregandosene del Mondo.
Che fine ha fatto Mister Y, di Scarlett Thomass.

Utente 13728
11 posts

Un libro che mi ha entusiasmata. Tra riferimenti filosofici e fisici non è facile da leggere ma vale decisamente la pena, un'avventura nella mente, anzi nelle menti di persone e animali grazie alla ricetta contenuta in un libro maledetto; un viaggio che porta a riflettere su temi non convenzionali e che non vengono trattati spesso nei romanzi. Consigliato se si vuole una lettura leggermente impegnata e che possa necessitare dell'ausilio di wikipedia.

Gin86ger
200 posts

Saresti disposto a leggere un libro su cui grava una maledizione? E se sapessi che chiunque l'ha letto poi è morto nel giro di poco? Ariel, la protagonista del romanzo, farebbe di tutto pur di mettere le mani su "Che fine ha fatto Mr. Y", libro maledetto di cui si vocifera esista ormai una sola copia al mondo. La sua tesi verte sugli esperimenti mentali e la fama di questo libro è il perfetto complemento alla sua dissertazione, perciò quando "casualmente" si imbatte in una copia non esita un istante a divorarlo, ma si accorge che una pagina è mancante: proprio quella che contiene la misteriosa formula che permette di viaggiare nella Troposfera, uno spazio-tempo mentale originato da tutte le coscienze universali senzienti. La ricerca della pagina strappata la conduce più lontano di quanto avrebbe mai osato immaginare...
Il romanzo è stimolante, contiene vari riferimenti filosofici e scientifici alle scoperte della fisica quantistica, elaborate con originalità (ma con approccio metafisico e ascientifico). La protagonista è una donna problematica, con un passato difficile e una tendenza all'autolesionismo, ma con una mente curiosa e avida di conoscenza. Il finale è la cosa che ho gradito meno dell'intera storia, l'ho trovato un po' tirato, per quanto la narrazione stessa da un certo punto in avanti assuma i contorni di un esperimento mentale, cercando forse di emulare il senso di straniamento provocato dall'elaborazione delle teorie quantiche.

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