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Milano : Feltrinelli, 2019
Abstract: 1939. Alla fine della Guerra civile spagnola, il giovane medico Víctor Dalmau e un'amica di famiglia, la pianista Roser Bruguera, sono costretti, come altre migliaia di spagnoli, a scappare da Barcellona. Attraversati i Pirenei, a Bordeaux, fingendosi sposati, riescono a imbarcarsi a bordo del Winnipeg, il piroscafo preso a noleggio da Pablo Neruda per portare più di duemila profughi spagnoli in Cile - il "lungo petalo di mare e neve", nelle parole dello stesso poeta -, in cerca di quella pace che non è stata concessa loro in patria. Lì hanno la fortuna di essere accolti con generosa benevolenza e riescono presto a integrarsi, a riprendere in mano le loro vite e a sentirsi parte del destino del paese, solo però fino al golpe che nel 1973 fa cadere il presidente Salvador Allende. E allora, ancora una volta, si ritroveranno in esilio, questa volta in Venezuela, ma, come scrive l'autrice, "se si vive abbastanza, i cerchi si chiudono".
11 marzo 2021 alle 15:15
Sono stata subito rapita della storia e dalla scrittura fluida di questo libro.
Mi sono ritrovata in Spagna, sui Pirenei, sul piroscafo che portò gli spagnoli esuli in Cile.
Ho scoperto un pezzo di storia che non conoscevo.
Commovente l'esodo degli spagnoli in Francia. Siamo stati tutti esuli, in fuga da guerre, e non ci ricordiamo più quello che la storia ci insegna.
Un bellissimo libro, forse un po' lento nelle ultime 100 pagine, ma anche quelle servono affinchè tutti i fili si ricongiungano.
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