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Milano : Mondadori, c2007
Abstract: È il 1327. Il giorno dopo Halloween quattro bambini si allontanano da casa a Kingsbridge. Il gruppo, composto da un ladruncolo, un bulletto, un piccolo genio e una ragazzina dalle grandi ambizioni, assiste nella foresta all'omicidio di due uomini. Una volta adulti, le vite di questi ragazzi saranno legate tra loro da amore, avidità, ambizione e vendetta. Vivranno momenti di prosperità e carestia, malattia e guerra. Dovranno fronteggiare la più terribile epidemia di tutti i tempi: la peste. Ma su ciascuno di loro resterà l'ombra di quell'inspiegabile omicidio cui avevano assistito in quel fatidico giorno della loro infanzia. Seguito ideale de I pilastri della terra Follett ritorna al Medioevo ambientando Mondo senza fine due secoli dopo la costruzione della cattedrale gotica di Kingsbridge, sullo sfondo di un lento ma inesorabile mutamento - che rivoluzionerà le arti quanto le scienze in cui ci si lascia alle spalle il buio e si cominciano a intravedere i primi bagliori di una nuova epoca.
21 maggio 2008 alle 22:25
Bel polpettone medievale di 1365 pagine. Per chi ha molto tempo libero da dedicare alla lettura di puro svago. Se dovete razionalizzare il vostro tempo libero lasciatelo perdere. Si legge fino alla fine perchè coinvolge, ma allo stesso modo di una moderna telenovela. Non ha assolutamente lo spessore de "I pilastri della terra".
30 luglio 2008 alle 10:33
non lo reputo all'altezza de "I pilastri della terra" tuttavia l'ho trovato un libro molto godibile, che, al contrario dell'altro romanzo non tedia affatto con le descrizioni architettoniche di Cattedrali e Chiese. L'autore riesce a miscelare amore, religione, sofferenza, un pochino (ma proprio pochino) di erotismo, architettura e edilizia, ottenendo come risultato una piacevole lettura. Mi permetto di consigliarlo. p.s.: per la cronaca... l'ho letto in soli 4gg. Quando si dice "letteralmente divorato"...
4 novembre 2009 alle 18:35
Mi è piaciuto. Mi risulta difficile il paragone con " I pilastri della terra" in quanto il tempo intercorso tra la lettura dei due tomi è eccessivo. Si legge tutto d'un fiato (tempo permettendo): si soffre coi protagonisti per le ingiustizie e le angherie subite, e sembra che non ci sia limite all'immaginazione di K.F. Ma il lieto fine attende tutti i protagonisti...
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