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Milano : Garzanti, 2006
Abstract: Paesaggi, umori, incontri, riflessioni, racconti di un viaggiatore sterniano che ripercorre con pietas e humor il vecchio fiume, dalle sorgenti al Mar Nero, ripercorrendo insieme la propria vita e le stagioni della cultura contemporanea, le sue fedi e le sue inquietudini. Un itinerario fra romanzo e saggio che racconta la cultura come esperienza esistenziale e ricostruisce a mosaico le civiltà dell'Europa centrale, rintracciandone il profilo nei segni della grande Storia e nelle effimere tracce della vita quotidiana.
3 febbraio 2020 alle 16:27
Affascinante racconto di un viaggio lungo il corso del Danubio, peregrinazione attraverso i luoghi geografici, le vicende storiche, le letterature di tutte le nazioni attraversate, gli incontri con personaggi epici, come nonna Anka, che sanno suscitare nel lettore reminiscenze dei propri viaggi del corpo e dell’anima. Come non enucleare gli scrittori mittleuropei che Magris evoca via via, seguendo le acque “gialle”, non “blu”, del fiume: da Heidegger a Celine, da Kafka a Freud e a Musil, da Lukàcs a Marianne Willemer, con la testimonianza delle sue poesie dedicate a Goethe. Magris mette in mostra una sterminata conoscenza della letteratura centroeuropea, ma riesce a non annoiare mai, anche il lettore che di quella letteratura conosce poco o niente.
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