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L' illusione di Dio
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DAWKINS, Richard

L' illusione di Dio

Milano : Mondadori, c2007

Abstract: Richard Dawkins è uno dei più famosi scienziati di oggi e uno dei più strenui difensori della teoria darwiniana della selezione naturale. La tesi di questo suo nuovo libro, che ha suscitato un enorme clamore nel mondo anglosassone e ha generato un dibattito accesissimo, è molto semplice: Dio non esiste e la fede in un essere superiore è illogica, sbagliata e potenzialmente mortale, come millenni di guerre di religione e la recente minaccia globale del terrorismo fondamentalista islamico dimostrano ampiamente. Agli occhi di Dawkins, ogni religione condivide lo stesso errore fondamentale, vale a dire l'illusoria credenza nell'esistenza di Dio, e, con essa, la pericolosa sicurezza di conoscere una verità indiscutibile perché sacra.

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Utente 257
111 posts

Perchè è molto più probabile che la teoria dell'esistenza di Dio sia sbagliata piuttosto che il contrario?
Perchè nonostante possa rivelarsi corretta la molto improbabile ipotesi dell'esistenza di Dio è comunque meglio non avere nulla a che fare con le religioni?
Perchè sembra che la mente umana non possa fare a meno di dover credere in qualche forma soprannaturale?
Quali sono le differenze tra il "credere che una cosa sia vera" ed il "credere che sarebbe bello se una cosa fosse vera"? 
Perchè i religiosi moderati possono diventare pericolosi tanto quanto i fondamentalisti religiosi.
A queste ed ad altre domande Richard Dawkins, prova a risposdere con chiarezza, metodo, rigore  e perchè no? Anche con una certa vena umoristica, senza però perdere mai di vista il fatto che se ogni qual volta che ci si fosse trovati di fronte ad un mistero scientifico ci si fosse limitati a dare come risposta "è la volontà di Dio" ben pochi progressi l'uomo avrebbe potuto compiere dopo l'accidentale scoperta del fuoco e di quella immediatamente consequenziale che se lo si tocca ci si scotta. 
Si Insomma, la tesi finale, per quanto possa risultare scomoda in un paese come il nostro dove la cultura è ancora troppo poco scientifica e lo stato laico è purtroppo ancora solo una "facciata", è che con tutta probabilità Dio non esiste, ma anche nella remota possibilità che Egli possa esistere, con tutta probabilità, avrebbe ben poca voglia di avere a che fare con quelli che ad oggi si dicono sostenitori della sua esistenza.
Tuttavia forse, quello che più infastidisce la parte avversa a questo libro non è tanto la tesi in sè, quanto il fatto che aldilà degli attacchi (verbali e non) che essa ha "dovuto" subire sia dai fondamentalisti sia dai "benpensanti amanti del politicamente corretto",  ad oggi tale tesi risulta, giusto per fare una concessione buonista, difficilmente confutabile.
Uniche pecche negative del libro sono la mancanza di contatti al di fuori del mondo anglosassone e che forse alcuni temi relativi "alla religiosità" andavano ulteriormente approfonditi, rimane comunque un libro consigliato a tutti (credenti e non) poichè è indubbio che dia molti spunti di riflessione e se c'è una cosa di cui il nostro paese ha bisogno è di gente che ritorni a riflettere.

Utente 65
6 posts

E' confortante che tali libri siano in circolazione perchè rafforzano la fade in Dio di noi credenti.

Lucida analisi razionalistica sulle religioni, sulle loro origini e sulla loro pervasività nella società dal punto di vista di uno scienziato darwiniano. Da leggere con la mente aperta o con la volontà di aprirla. Peccato per i troppi (e quasi esclusivi) riferimenti alla società anglofona.

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