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NORD, 1996
Abstract: La guerra, ci insegna l'autore, non è mai una cosa piacevole. E in una guerra che dura 1200 anni, le probabilità di sopravvivenza sono prossime allo zero. E parallelamente all'inglorioso svolgersi della Guerra Eterna, vediamo i cambiamenti della società terrestre: mutamenti di abitudini e di prospettive culturali. Il romanzo ha vinto nel 1973 il Premio Nebula e il Premio Hugo.
25 ottobre 2017 alle 11:17
Una delle pietre miliari nel genere "fantascienza militare". La fisica dietro l'idea, spiegata chiaramente nel libro, è che il tempo scorre più velocemente sulla Terra rispetto a un'astronave che si muova a velocità prossime a quella della luce. Il protagonista e narratore, William Mandella, è una pedina in un conflitto millenario; non sa nulla (e gli importa poco) della cultura aliena che deve combattere. L'azione è avvincente, e traspare l'esperienza diretta dell'autore, un veterano della guerra del Vietnam. Ancora più interessanti e moderne sono le scene in cui il protagonista è in licenza e fatica a reintegrarsi nella società civile, non da ultimo a causa dell'orientamento sessuale prevalente nella popolazione, che cambia nel corso dei secoli.
Nonostante tutto, il romanzo è chiaramente datato:
- oltre a combattere, le donne arruolate nell'esercito terrestre devono... tenere alto il morale della compagnia;
- gli alieni sono abbastanza bidimensionali (effetto probabilmente voluto dall'autore, e in ogni caso mitigato dalle voci dei commilitoni di William);
- in un paio di scene compaiono alcuni soldati terrestri con poteri extrasensoriali;
- gli omosessuali si truccano abbastanza pesantemente.
La conclusione è persuasiva, commovente e ben costruita, del tutto in linea con le premesse. Nel complesso un classico del genere, che porta molto bene i suoi 43 anni. Da leggere!
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