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Gli ultimi messaggi del Forum

Re: Commenti alla missione 56: Un libro che abbia vinto il premio Hugo

IL FIGLIO DEL CIMITERO di Neil Gaiman
E' una storia fantasy e dark insieme. Il protagonista, quando da piccolino entra nel cimitero, dopo l'assassinio della sua famiglia, viene adottato da una coppia di fantasmi e qui cresce. Anche se tutti i personaggi che li ci vivono sono morti, lui li può vedere e instaura con loro un bel rapporto, infatti tutti gli vogliono bene. Vivrà molte avventure che gli insegnano cos'è il coraggio, l'amicizia e la lealtà. Romanzo per ragazzi ma anche per adulti.
Missione compiuta n. 15 di 60

La sfida di Augusta

Missione n.56 - Un libro che abbia vinto il premio Hugo
IL FIGLIO DEL CIMITERO di Neil Gaiman
Missione compiuta n. 15 di 60

Re: La sfida di Manuela

Missione 34 compiuta - Un libro con un cappello nel titolo o in copertina
Letta La famiglia Karnowski di Singer.
Intensa e interessante saga di una famiglia ebraica. Tre generazioni tra Polonia, Germania e Stati Uniti a cavallo di 800 e 900.
Bello. A mio parere si perde un po' nel finale ma senza dubbio da consigliare.

Re: Commenti alla missione 47: Un libro che appartenga a due generi letterari

"Never never" di Colleen Hoover e Tarry Fisher
Un po' mistery e un po' rosa il romanzo scritto a quattro mani che ho scelto per questa sfida.
Charlie e Silas improvvisamente non ricordano più nulla nè i loro nomi, nè le loro famiglie, nè tantomeno il loro amore. Cercheranno di capire cosa gli è successo durante il corso del romanzo, ricostruendo anche i sentimenti che provano.
Un romanzo destinato a un pubblico adolescente; con delle potenzialità, a parer mio, non sviluppate. Mediocre!

Re: Pronti, via!

missione 47) un libro che appartenga a due generi letterari: "Never never" di Colleen Hoover e Tarry Fisher

Re: Commenti alla missione 2: Un libro ambientato nel 1600: IL MERCANTE DI TULIPANI di Olivier Bleys

Letto un altro romanzo di questa sfida… era troppo bello e quindi lo commento. Un bel libro. Per essere bellissimo, manca ancora qualcosa ma, è un libro più riflessivo di quel che sembra. I rapporti che si instaurano tra i personaggi, non sono semplici "costrizioni" ma, ragionandoci bene, sono i semi sbocciati, come in inverno, di germogli che erano già nell'animo dei personaggi. A partire da Wilhelm, fino ad arrivare al padre Cornelius. Tutti vissuti, o meglio non vissuti, come se la realtà fosse la sola urgenza. La storia poi, si apre e si richiude su sè stessa, lasciandoci nel dubbio su che fine fanno le relazioni che si sono instaurate, non dall'esterno, ma nell'animo dei protagonisti. Il rettore così rimane impastato in questi legami, e probabilmente anche tutti gli altri, di cui si sa poco. Una storia di decadenza ma, a me sembra, anche di scoperta della vera ricchezza. Come entrare in un orto segreto, pieno di tutti quei rarissimi tulipani, chiamati sentimenti. Semi che non si possono regolare da un semplice taglio di giardiniere, anche se esperto.
Lo so che non conta alla luce della sfida, ma lo commento ugualmente

Re: la sfida di Mariagrazia, NR: 2:un libro ambientato nel 1600: IL MERCANTE DI TULIPANI di Olivier Bleys

Letto un altro romanzo di questa sfida… era troppo bello e quindi lo commento. Un bel libro. Per essere bellissimo, manca ancora qualcosa ma, è un libro più riflessivo di quel che sembra. I rapporti che si instaurano tra i personaggi, non sono semplici "costrizioni" ma, ragionandoci bene, sono i semi sbocciati, come in inverno, di germogli che erano già nell'animo dei personaggi. A partire da Wilhelm, fino ad arrivare al padre Cornelius. Tutti vissuti, o meglio non vissuti, come se la realtà fosse la sola urgenza. La storia poi, si apre e si richiude su sè stessa, lasciandoci nel dubbio su che fine fanno le relazioni che si sono instaurate, non dall'esterno, ma nell'animo dei protagonisti. Il rettore così rimane impastato in questi legami, e probabilmente anche tutti gli altri, di cui si sa poco. Una storia di decadenza ma, a me sembra, anche di scoperta della vera ricchezza. Come entrare in un orto segreto, pieno di tutti quei rarissimi tulipani, chiamati sentimenti. Semi che non si possono regolare da un semplice taglio di giardiniere, anche se esperto. Sono curiosa di sapere che altri libri ha scritto questo autore!

Re: la sfida di Mariagrazia, NR: 13: un libro di Calvino: IL SENTIERO DEI NIDI DI RAGNO di Italo Calvino

Fra il '43 e il '45 Calvino fu partigiano sulle colline dell'Estremo Ponente Ligure. Da quell'esperienza nasce questo suo primo romanzo. Scritto di getto nel '46, resta un'opera fondamentale per capire davvero la vita ai tempi della Resistenza. Dove fanno il nido i ragni? L'unico a saperlo è Pin, che ha dieci anni, è orfano di entrambi i genitori e conosce bene la radura nel bosco in cui si nascondono i piccoli insetti. È lo stesso posto in cui si rifugia lui, per stare lontano dalla guerra e dallo sbando in cui si ritrova il suo paese. Ma nessuno può davvero sfuggire a ciò che sta succedendo lì e nel resto d'Italia. Neppure Pin.

Re: Commenti alla missione 13: Un libro di Calvino IL SENTIERO DEI NIDI DI RAGNO di Italo Calvino

anche io ho letto questo bellissimo romanzo di esordio che hanno già letto in tre concorrenti....
Fra il '43 e il '45 Calvino fu partigiano sulle colline dell'Estremo Ponente Ligure. Da quell'esperienza nasce questo suo primo romanzo. Scritto di getto nel '46, resta un'opera fondamentale per capire davvero la vita ai tempi della Resistenza. Dove fanno il nido i ragni? L'unico a saperlo è Pin, che ha dieci anni, è orfano di entrambi i genitori e conosce bene la radura nel bosco in cui si nascondono i piccoli insetti. È lo stesso posto in cui si rifugia lui, per stare lontano dalla guerra e dallo sbando in cui si ritrova il suo paese. Ma nessuno può davvero sfuggire a ciò che sta succedendo lì e nel resto d'Italia. Neppure Pin.

Re: Commenti alla missione 14: Un libro ambientato a Hollywood

Rehab di Livia Calvano ed Estelle Hunt.
Libro ambientato ad Hollywood il cui protagonista principale è un attore di 35 anni che ha a disposizione tutto ciò che desidera, soldi, fama, donne, alcool, fan e droghe. È la storia del suo declino ma soprattutto della sua rinascita.

Commenti alla missione 14: Un libro ambientato a Hollywood

Luci di Hollywood di Valeria Conti
Breve racconto in cui Charlie Chaplin narra il suo arrivo a Hollywood dalla natia Inghilterra presso gli studi cinematografici di Mack Sennet, l’arrivo dell’amico Stan Laurel, la scoperta del complotto per far chiudere gli studi e la nascita di uno dei personaggi più famosi del cinema: il vagabondo ovvero Charlot. Lettura simpatica.

Re: Commenti alla missione 1: Un libro ambientato su un'isola

La teologia del cinghiale di GEsuino Nemus
https://webopac.csbno.net/opac/detail/view/csbno:catalog:537587

Storia ambientata nella Sardegna degli anni '60: una sorta di giallo che ha per protagonisti un prete, un giornalista in vacanza e un ragazzino con un ritardo cognitivo.
Il giallo di per sé non è particolarmente intricato, ma non è male l'idea e la scrittura, anche se in effetti i momenti di flusso di coscienza di Gesuino richiedevano un bel po' di concentrazione.

Re: Commenti alla missione 37: Un libro con un animale selvatico in copertina

La Teologia del cinghiale di Gesuino Nemos
https://webopac.csbno.net/opac/detail/view/csbno:catalog:618613

Storia ambientata nella Sardegna degli anni '60: una sorta di giallo che ha per protagonisti un prete, un giornalista in vacanza e un ragazzino con un ritardo cognitivo.
Il giallo di per sé non è particolarmente intricato, ma non è male l'idea e la scrittura, anche se in effetti i momenti di flusso di coscienza di Gesuino richiedevano un bel po' di concentrazione.

Re: Commenti alla missione 49: Un libro con frasi in dialetto

Lella Ravasi Bellocchio. "La fiaba siamo noi"

Questo libro contiene la favola della "Scindiroeura" in dialetto milanese. E' la fiaba di Cenerentola. Non ho preso il libro per questo motivo, non sapevo che ci fosse questo riferimento. E' un particolare che ho notato solo leggendolo e così va bene per questa sfida. L'autrice è un'analista junghiana e ci fa notare che le fiabe sono storie che ci possono salvare perchè possono avere effetti terapeutici. E poi come scrive Hillman: "Le parole sono come cuscini, disposte nel modo giusto alleviano il dolore".