Genere solo letterario. Opere pubblicate per la prima volta prima del 1300.

Trovati 144 documenti.

De rerum natura
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Libri Moderni

Lucretius Carus, Titus

De rerum natura / Lucrezio ; a cura di Alessandro Schiesaro ; traduzione di Renata Raccanelli ; note di Carlo Santini

Torino : Einaudi, 2023

ET Classici

Abstract: Un'opera unica nel panorama della letteratura antica a cui corrisponde un'impalcatura teorica di straordinaria audacia. Il De rerum natura si propone, insieme, come modello dell'universo infinito teorizzato da Epicuro, e come 'manuale per l'uso' di un mondo i cui fenomeni eterogenei sfidano da sempre la ragione dell'uomo e lo costringono a paure e credenze irrazionali e tormentose. Confessando quest'ambizione senza confini Lucrezio si impone una sfida narrativa che nessuno prima di lui aveva accettato: come si imposta la narrazione del «tutto»? come articolare in libri, in versi, in una trama, la massa infinita dello spazio, della materia, del vuoto? Il poema stesso, la relazione che esso instaura con i suoi lettori-discepoli, divengono – è inevitabile – il primo e decisivo banco di prova delle teorie che propugna. Con l’introduzione di Alessandro Schiesaro e l’apparato di note di Carlo Santini.

Ad familiares
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Libri Moderni

Cicero, Marcus Tullius <106 a.C.-43 a.C.>

Ad familiares = Lettere ai familiari / Marco Tullio Cicerone ; a cura di Giovanna Garbarino e Raffaella Tabacco

Milano : UTET, 2023

Classici latini

Abstract: «La patria ormai l’ho pianta più dolorosamente e più a lungo di quanto una madre abbia mai pianto la perdita dell’unico figlio», scrive Cicerone in una lettera all’amico Papirio Peto. Intimo affetto e impegno civile, questi i due fili che legano insieme il corpus di epistole che il celebre oratore scrisse tra il 63 e il 43 a.C., durante gli anni più tumultuosi della res publica. E tra privato e politica si dividono anche i numerosi destinatari delle lettere: da un lato si ritrovano i grandi protagonisti della scena pubblica, tra cui lo stesso Cesare, che Cicerone appella con un bene volo «mi Caesar», consapevole di quanto la retorica sia influente nei giochi di potere. Dall’altro invece gli affetti più intimi, tra cui la moglie Terenzia e l’adorata figlia Tullia, ma anche il fedele liberto Tirone, legato a Cicerone da un affetto sincero, capace di superare le differenze di status. Ciò che emerge dalle epistole non è solo il racconto perspicace e lucido della “rivoluzione romana”, quando il sangue fratricida bagnava le strade di Roma al culmine della guerra civile, ma anche il ritratto umano di uno dei più grandi protagonisti dell’età repubblicana, emblema di giustizia e di libertà, che non nasconde le sue preoccupazioni e fragilità nelle parole riservate ai confidenti più stretti. Se infatti grande è il timore dinnanzi all’avanzata dell’impavido Cesare, altrettanto grande è il dolore che prova avendo lasciato moglie e figlia da sole nell’Urbe teatro di guerriglia, un dolore accentuato dalla mancanza di notizie di quel figlio che ha deciso di salire sul carro di Cesare, voltandogli le spalle. Le epistole ad familiares restano certamente una fonte storiografica di eccellenza, ma rimangono anche la più grande testimonianza della personalità umanissima di Cicerone, fondata su saldi ideali e principi, quelli di un uomo pronto a sacrificare la vita nel momento in cui Roma perdeva la sua libertà.

Antigone
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Libri Moderni

Sophocles

Antigone / Sofocle ; introduzione e note a cura di Giorgio Sandrolini ; nuova traduzione a cura di Maria Cristina Brizzi

Ed. integrale

[S.l.] : Rusconi, 2023

Classici greci e latini

Abstract: L’Antigone andò in scena nel 442 a.C., l’anno precedente all’elezione del poeta a stratego, come collega di Pericle (441-440). La tradizione testimonierebbe che Sofocle sia stato onorato della strategia a Samo in seguito alla fama riportata nella rappresentazione di questo dramma. La notizia, nella sua verosimiglianza, dimostra l’impatto sul pubblico che l’opera ebbe da subito, nonostante - e, forse, proprio perché - l’argomento ci risulti essere frutto dell’invenzione del poeta tragico ateniese. Gli epigoni del mito dei Labdacidi, infatti, erano già stati trattati da Eschilo nei Sette a Tebe, ma solo Sofocle pone al centro del testo l’azione di Antigone. Anzi, egli costruisce il dramma proprio intorno all’insanabile conflitto tra l’eroina e il sovrano Creonte sulla liceità di attribuire la stessa dignità di sepoltura a chi abbia combattuto a favore (Eteocle) e a chi contro (il fratello Polinice) alla propria città.

Sentenze
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Libri Moderni

Porphyrius

Sentenze / Porfirio ; introduzione e commento di Massimo Della Rosa

Milano : Garzanti, 2023

I grandi libri Garzanti

Abstract: In genere quest'opera è ritenuta posteriore alla convivenza con Plotino ma le congetture sulla datazione possono essere molteplici. Ad ogni modo è un buon esempio di come Porfirio rielaborò in forma divulgativa la filosofia di Plotino, la cui conoscenza fu un evento traumatico per l'intellettuale di Tiro.

Contro Catilina
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Libri Moderni

Cicero, Marcus Tullius <106 a.C.-43 a.C.>

Contro Catilina / Marco Tullio Cicerone ; introduzione, traduzione e note di Nicoletta Marini

5. ed.

Milano : Garzanti, 2022

I grandi libri

Abstract: Due formidabili protagonisti si fronteggiano sulla scena politica restituitaci dalle quattro orazioni In Catilinam (63 a.C.): Cicerone, console e rappresentante delle istituzioni repubblicane; e Catilina, l'ex partigiano di Silla che, dopo aver tentato per ben tre volte senza successo di farsi eleggere al senato, decide di passare alla cospirazione armata raccogliendo intorno a sé gli insoddisfatti del vecchio regime aristocratico. Con appassionata veemenza retorica Cicerone denuncia, condanna e volutamente deforma il fallito colpo di mano del congiurato. Catilina, l'uomo dell'audacia e del furor, efferato e grandioso nella sua crudeltà, è presentato come il flagello, la rovina della città, un mostro sanguinario più che un rivoltoso. Negando a Catilina un progetto politico, Cicerone svincola la congiura da ogni legame con la realtà sociale di Roma, isola l'episodio dal contesto storico per farne una guerra personale e valorizzare il proprio ruolo di salvatore della patria. Ma, paradossalmente, è proprio l'enfasi propagandistica a fondare il mito di Catilina, prototipo dell'usurpatore e del corruttore di anime, fomentatore della discordia civile, «inventore del colpo di stato» come lo definirà Curzio Malaparte.

Tutte le tragedie
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Libri Moderni

Sophocles

Tutte le tragedie / Sofocle ; a cura di Angelo Tonelli

Venezia : Marsilio, 2022

Universale economica Feltrinelli

Abstract: Ateniese, innamorato della sua città, ne esaltò la bellezza, ne difese le istituzioni, ma intravide anche le insidie e i pericoli del passaggio epocale dall'individualismo conservatore delle famiglie aristocratiche all'egualitarismo democratico dello stato di diritto. Cantore della polis, ma anche di eroi perdenti e sfortunati (Aiace, Filottete, Eracle), di donne assetate di giustizia e di vendetta (Antigone, Elettra), Sofocle è soprattutto il creatore del personaggio di Edipo re di Tebe, metafora esemplare delle alterne vicende della vita e della cieca crudeltà del caso. E proprio a Edipo, vittima inconsapevole del suo destino, Sofocle apre le porte della sua Atene per offrirgli, nel luogo perfetto, il riscatto dai mali sofferti, l'assoluzione, la pace. Angelo Tonelli affronta le sette tragedie di Sofocle, anch'esse come quelle di Eschilo sopravvissute al naufragio di una ben più ampia produzione, e ne offre un'interpretazione tesa e calibrata, dove ogni parola, ogni nesso sintattico, ogni frase ci restituisce la serena compostezza - ma anche l'inquietudine oscura - del verbo sofocleo.

Tutte le commedie
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Libri Moderni

Terentius Afer, Publius

Tutte le commedie / Publio Terenzio Afro ; cura e versione poetica di Mario Scaffidi Abbate

Ed. integrali con testo latino a fronte

Roma : Newton Compton, 2022

Classici ; 55

Abstract: Se Plauto è l'autore più gustoso del teatro comico latino, il ritrattista arguto e multiforme del popolo, Terenzio è il disegnatore sobrio ed elegante di una borghesia non meno autentica e reale: con lui si completa così il quadro della società romana del tempo. Autore di commedie d'introspezione intrise di moralità - in cui l'amore, non più passionale ed egoistico, si arricchisce di altri sentimenti, quali il senso dell'onore, il rimorso e la pietà - egli dà prova di equilibrio e moderazione, sia nei contenuti che nello stile, dimostrando che la comicità non risiede necessariamente nelle battute facili e volgari. L'ho vista, la ragazza, e m'è sembrata proprio bella, perciò fa bene Panfilo a volerla per sé e a non lasciarla fra le braccia di un altro. Adesso vado a riferire e, visto che non porto buone notizie, sono guai per me.

Le commedie
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Libri Moderni

Aristophanes

Le commedie : Acarnesi, Cavalieri, Nuvole, Vespe, Pace, Uccelli, Tesmoforiazuse, Lisistrata, Rane, Ecclesiazuse, Pluto / Aristofane ; traduzione scenica, testo greco integralmente rinnovato e appendice critica di Benedetto Marzullo

Roma : Newton Compton, 2022

I mammut Gold ; 238

Abstract: "Acarnesi", "Cavalieri", "Nuvole", "Vespe", "Pace", "Uccelli", "Tesmoforiazuse", "Lisistrata", "Rane", "Ecclesiazuse", "Pluto". Traduzione scenica, testo greco e appendice critica di Benedetto Marzullo Aristofane è un'onda fluida, generosa, invadente di riso: ma anche di attonita, sommessa pietà. Nelle sue commedie c'è malinconia, tanto più aguzza quanto sfrenato è lo sfogo: c'è un rifiuto del mondo, fragoroso, violento, offensivo. C'è la progressiva, struggente scoperta di una vitale radice, personale ma inalienabile: estremo rifugio e risorsa dell'uomo. Producendo esplosioni insaziabili di comicità, Aristofane spazia sovrano: dallo sberleffo all'ironia, dalla deformazione implacabile all'umorismo, aggressivo ma estroso, inventivo, più spesso infine autoconsolatorio. È un instancabile produttore di satira politica, sociale, personale. Malinconicamente, registra ogni contraddizione della commedia umana, la risarcisce con dolente, spesso lirico sorriso.

La rosa di Bakawali
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Libri Moderni

La rosa di Bakawali / traduzione di Maurizio Gatti ; postfazione di Marilia Albanese

Como ; Pavia : O barra o, 2022

In-Asia/narrativa

Abstract: Frutto dell'incontro fra la cultura hindu e quella musulmana nell'India del Nord, "La rosa di Bakawali" è un romanzo allegorico che trasporta in un mondo dove non esistono confini tra terra e cielo, umano e divino, sacro e profano. L'eroe della vicenda, il principe Taj-ulmuluk, affronta incredibili avventure alla ricerca di una rosa dai poteri miracolosi in grado di restituire la vista a suo padre, il sovrano del regno del Sharquistan. Per conquistare l'ambito fiore, il protagonista si introduce con astuzia nel giardino della bellissima Bakawali, una ninfa celeste della quale si innamora perdutamente. Da quel momento i due amanti dovranno superare mille difficoltà prima di poter coronare il loro amore. I rimandi biblici, le citazioni coraniche, i riferimenti alle concezioni sufiche e ai sonetti persiani inquadrano il viaggio e gli amori di Taj-ulmuluk nella tradizione dei racconti mistici, il cui fine consiste nel proporre al lettore una riflessione sulla natura umana.

Antologia delle Orazioni
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Libri Moderni

Lysias

Antologia delle Orazioni / Lisia ; a cura di S. Cecchi ; con traduzione libera e forme verbali a cura di O. Cirillo

[S.l.] : Società editrice Dante Alighieri, 2021

Auctores. Serie greca ; 11

L'arte di oziare
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Libri Moderni

Seneca, Lucius Annaeus

L'arte di oziare ; L'ozio e la serenità = De otio ; De tranquillitate animi / Lucio Anneo Seneca ; cura e traduzione di Mario Scaffidi Abbate

Roma : Newton Compton, 2021

Classici ; 31

Abstract: Come la contemplazione non è assenza di attività, così la serenità non è mancanza di passioni, ma l'equilibrio armonico tra di esse. L'otium era, per i Romani, il riposo dalle pratiche consuete e come tale includeva anche la vita contemplativa. Giustificando il suo ritiro dalla politica, Seneca sostiene nel "De otio" che la contemplazione è pur essa un'azione. Noi aggiungeremmo che è l'azione per eccellenza, perché contempla tutte le azioni, nel duplice senso di "osservare" e "contenere". Nel "De tranquillitate animi", poi, vedremo che la serenità non esclude la partecipazione alla vita attiva e anzi in certi casi (stati di ansia, malinconia, noia) si può conseguire proprio nell'impegno sociale. In realtà sono tre i generi di vita fra cui si discute quale sia il migliore: il primo si prefigge il piacere, il secondo la contemplazione, il terzo l'azione.

L'ira
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Libri Moderni

Seneca, Lucius Annaeus

L'ira / Seneca ; saggio introduttivo, nuova traduzione e note a cura di Rosanna Marino

Santarcangelo di Romagna : RL, 2021

Classici greci e latini

Abstract: Il "De ira" è una profonda riflessione sull'uomo e le sue passioni affrontata da Seneca con particolare attenzione al legame fra le forme dell'ira e lo strapotere politico e affidata alla forte condanna di tale impulso anche nelle relazioni interpersonali. Legata tanto a un sentimento di vendetta sia per un'ingiuria reale o presunta di cui ci si sente vittima sia per l'indignazione dinanzi alla malvagità altrui quanto a forme dirompenti del potere politico, il furor di tale passione si traduce nell'assoluta mancanza di autocontrollo, nella tensione irrazionale verso uno scopo autodistruttivo e fortemente destabilizzante per l'equilibrio sociale. Quale esperienza politica e morale sia sottesa all'appassionata analisi senecana dell'ira, condannata come fattore di turbamento e di perdita temporanea della ragione che rende incapaci di distinguere il giusto e il vero, traspare da numerosi passi del trattato. Definita come (affectus) maxime ex omnibus taetrus ac rabidus può essere vanificata soltanto dall'orgogliosa vittoria della sapientia nella consapevolezza che tale male non dà all'uomo alcun diritto, neppure quello della memoria poiché ne affiderà il ricordo all'odio. E Seneca in quella sapientia che non dimentica mai sé nell'altro invita a colere humanitatem affinché nulli cadaver nostrum iaceat invisum (ira 3,43,2).

Purgatorio
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Libri Moderni

Alighieri, Dante <1265-1321>

Purgatorio / Dante Alighieri ; a cura di Roberto Mercuri

Torino : Einaudi, 2021

ET classici

Abstract: L'ascesa lenta e pensosa lungo il monte dei sette vizi capitali, in quel «regno di mezzo», di rigenerazione e rinascita, dove abitano anime imperfette, che non sono riuscite a vincere le passioni nefaste. Come Dante, come ciascuno di noi. Per seguire la Comedia passo a passo, Roberto Mercuri ha costruito un'organizzazione degli apparati di ogni singolo canto che aiuta il lettore a entrare nel mondo trinitario e tripartito descritto da Dante: un brevissimo riassunto che presenta, oltre a quanto accadrà, gli uomini e le donne che si incontreranno; un commento approfondito sulla struttura del canto, sui personaggi, sulle allegorie, sui nodi di senso più oscuri e problematici; le note a piè di pagina, puntuali ed esplicative del testo.

Tragedie. Elena
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Libri Moderni

EURIPIDES

Tragedie. Elena / Euripide ; a cura di Barbara Castiglioni ; nota al testo e appendice metrica a cura di Liana Lomiento

[Milano] : Fondazione Lorenzo Valla : Mondadori, 2021

Abstract: Elena non è mai stata a Troia. Non è lei che i vecchi della città hanno contemplato sulle mura. Non è lei che Telemaco ha ammirato nel suo palazzo di Sparta. La dea Era a Paride non diede che un fantasma, un'immagine fatta con l'aria del cielo, che pure respirava: copia identica, doppio preciso, di Elena. L'Elena di carne e d'ossa, invece, la prese Ermes e la portò in Egitto, nella casa del casto Proteo, perché il letto di Menelao non venisse violato. Il primo scontro tra Occidente e Oriente, la guerra di Troia, fu combattuta soltanto per un'illusione. Zeus voleva semplicemente alleviare la madre terra dell'eccessiva massa di esseri umani che l'appesantiva e dare fama al più forte degli eroi, Achille. Questo è il nucleo fantastico dell'Elena di Euripide, al quale si aggiunge tutta una serie di motivi non proprio secondari: perché nel suo lungo nostos da Troia verso Sparta, Menelao, che con sé conduce il «fantasma» riconquistato, approda in Egitto e si trova davanti a un'«altra», una «nuova», la «vera» Elena, che subito lo riconosce e pronuncia parole sublimi: «È divino riconoscere quelli che amiamo». Urge organizzarne la fuga dall'Egitto, inventando una scusa per beffare il re Teoclimeno - che desidera farla sua sposa - con l'aiuto della sorella di lui Teonoe («mente divina») e il favore degli dèi. Ma il Coro, in un brano dall'intenso lirismo e dalla notevole profondità filosofico-teologica, si domanda: «Che cos'è, poi, un dio, cosa non lo è, e cosa c'è nel mezzo? / Quale uomo dopo una lunga ricerca / potrà dire di aver scorto il limite estremo / vedendo le opere degli dèi / andare in una direzione e poi in un'altra, / e poi piegarsi ancora in esiti contraddittori e insperati?». L'Elena non prospetta alcuna certezza. Barbara Castiglioni, che nell'Introduzione offre una bella ricostruzione dei modelli antichi di Elena ed elabora un eccellente Commento, riassume così: «una dolente lucidità insidia l'atmosfera di forzosa illusione che pervade il dramma, e l'angoscia e la disperazione emergono dall'esplosione di leggerezza esotica e sotto il velo di brillantezza della trama. Proprio come un'ombra, un'impressione di vanità ricopre ogni istante della tragedia».

Elegie. 1: Libri 1.-2.
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Libri Moderni

Propertius, Sextus

Elegie. 1: Libri 1.-2. / Properzio ; a cura di Paolo Fedeli

Milano : Mondadori, 2021

Scrittori greci e latini

Abstract: Cynthia prima suis miserum me cepit ocellis, / contactum nullis ante Cupidinibus : «Cinzia per prima con i suoi begli occhi mi ha catturato, / infelice: nessun Cupido mi aveva ancora trafitto». Iniziano così le "Elegie" di Properzio, ed è subito chiaro che in questa raccolta di poesie raffinate è la donna a conquistare: le basta, per questo, uno sguardo. Il poeta, soggetto dello scrivere, diviene oggetto dell'Amore. «Allora» continua l'"incipit" della prima elegia, «Amore ha piegato il mio sguardo sempre superbo, / mi ha posto i piedi sul capo e ha premuto, / finché mi ha insegnato, crudele, a detestare le caste fanciulle / e a condurre una vita del tutto priva di senso». Una realtà «dai valori sovvertiti» nella Roma di un Augusto dedito alla restaurazione di quelli antichi: «non solo perché è la donna a dominare sull'uomo, ma anche perché vivere la vita d'amore significa rinnegare l'impegno nella vita civile e politica che contraddistingue il "ciuis Romanus"». Non narrano una «storia» d'amore in quanto tale, le "Elegie", né dipingono un «coerente ritratto» di donna. Certo, Cinzia è dura e indifferente, «implacabile nel costringere lo spasimante a un duro "seruitium"», amante esagerata di trucchi e belletti, volubile e incostante, «insensibile nei confronti del poeta persino nei momenti di suo grave pericolo», pronta ad abbandonarlo per un nuovo, magari ricco, corteggiatore. Cinzia è in realtà un personaggio letterario, che vive all'interno di una tradizione: «irreprensibile matrona», ma anche meretrice sfrenata, e infine "docta puella" che legge e giudica, «da imparziale critica letteraria», la poesia di Properzio, ed è capace di scrivere versi suoi «che rivaleggiano con quelli di Corinna». Cinzia è un tipo che il poeta trasforma in mito cangiante. La presenza di Cinzia è ancora assai insistente nel libro II, la fine del quale anticipa la clamorosa rottura con lei. Poi, quella presenza impallidirà nel libro III, nel quale Properzio intraprende una via nuova, riconoscendo il magistero di Virgilio e muovendo poi nel successivo verso la poesia eziologica, celebrativa dei primordi di Roma a esaltazione delle glorie augustee del presente. Le "Elegie" ampliano così il loro registro, fondando un genere nuovo e una nuova poetica.

Paradiso
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Libri Moderni

Alighieri, Dante <1265-1321>

Paradiso / Dante Alighieri ; commento da Franco Nembrini ; illustrato da Gabriele Dell'Otto ; prefazione di Alessandro D'Avenia

Milano : Mondadori, 2021

Abstract: Con il Paradiso si chiude nell'anniversario dei 700 anni dalla nascita di Dante questo progetto di rilettura e illustrazione della Divina Commedia a cura di Franco Nembrini, Gabriele Dell'Otto e Alessandro D'Avenia (che firma la prefazione).

La Commedia di Dante
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Disco (CD)

La Commedia di Dante / raccontata e letta da Vittorio Sermonti

Roma : Emons, 2021

Abstract: Nell'estate del 1940, un ragazzo di undici anni ascoltò il padre che leggeva e spiegava ai fratelli maggiori l'Inferno di Dante; le due estati seguenti toccò a Purgatorio e Paradiso. Proprio quel ragazzo, che all'epoca capiva meglio il concerto delle cicale che non le terzine del poeta, mezzo secolo più tardi avrebbe spiegato e letto Dante ai microfoni della radio e in più di cinquecento letture pubbliche. Vittorio Sermonti ha consentito a "qualunque italiano dotato di cultura media, intelligenza e un po' di passione di ripercorrere il più gran libro scritto in italiano senza interrompere continuamente l'avventura per approvvigionarsi di notizie e delucidazioni." Così è nato questo "racconto-lettura" della Divina Commedia, qui raccolto integralmente. Una prosa insieme raffinata e colloquiale, accurata e ironica; letta dal principio alla fine con l'impudenza della prima volta, col batticuore dell'ultima.

La guerra civile
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Libri Moderni

Caesar, Gaius Iulius

La guerra civile / Gaio Giulio Cesare ; traduzione di Antonio La Penna ; introduzione di Adriano Pennaccini ; prefazione di Roberto Andreotti ; note storico-critiche di Dionigi Vottero

3. ed.

Torino : Einaudi, 2020

ET ; 1057

Abstract: Nei tre libri del De bello civili, Cesare racconta la guerra che devastò lo stato romano tra il 49 e il 48 a.C., dal passaggio del Rubicone fino alla tragica morte di Pompeo. Già Cicerone pensava che nessuno meglio di Cesare potesse scrivere la storia delle sue guerre. In effetti la sua prosa tersa, concisa ed efficace, priva di retorica e pregna di chiarezza di giudizio, ha contribuito non poco alla costruzione del mito di Giulio Cesare. Suo intento principale era quello di dimostrare come fosse stato forzato a ricorrere alle armi dagli avversari che, privandolo del potere nel 49, lo avevano di fatto esposto alle vendette dei nemici.

La festa delle donne
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Libri Moderni

Aristophanes

La festa delle donne / Aristofane ; a cura di Filippomaria Pontani

Milano : Garzanti, 2020

I piccoli grandi libri

Abstract: «Le donne mi hanno ordito una congiura e, riunite nel tempio delle dee, decideranno per la mia rovina.» Nella Festa delle donne, ambientata ad Atene nel V secolo a.C., le eroine di Aristofane fanno sentire la propria voce riunendosi in assemblea e osando istruire un processo contro un uomo, e non un uomo qualsiasi: Euripide, il più grande poeta del tempo, colpevole di averle "umiliate e offese" nelle sue tragedie. In un susseguirsi di travestimenti, parodie, caricature e altre geniali trovate, questa brillantissima commedia deve però soprattutto alla personalità delle sue protagoniste l'originalità e la forza che ne hanno fatto un classico senza tempo.

Menecmi
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Libri Moderni

Plautus, Titus Maccius

Menecmi / Plauto ; saggio introduttivo, nuova traduzione e note a cura di Maurizio Massimo Bianco

[Santarcangelo di Romagna] : Rusconi, 2020

Classici greci e latini

Abstract: Due fratelli gemelli, una moglie ricca e una giovane amante, un servo fedele e un parassita inaffidabile, un banchetto segreto e un mantello rubato: sono questi gli ingredienti che danno vita alla commedia dei Menaechmi, che si struttura attorno allo schema dell'equivoco. I due Menecmi del titolo, identici per uno strano gioco del destino perfino nel nome, sono sulla scena - quasi paradossalmente - l'uno ignaro dell'altro e, in tal modo, generano confusione tra i vari personaggi della pièce, alimentando, con malintesi e ambiguità, una divertente serie di gag in una straordinaria comedy of errors.